Tasse non pagate, inviati tremila avvisi
Il Comune: ci mancano 4 milioni di euro

Il grosso riguarda l’Imu, seguito dalla tassa rifiuti con quasi mille lettere. A questi numeri si aggiungono altri 2 milioni per i quali è già scattata l’iscrizione al ruolo

Quasi tremila avvisi di accertamento sono stati inviati da Palazzo Cernezzi per il mancato pagamento delle tasse comunali nel corso del 2019.

All’appello mancano 3 milioni 887mila euro (si tiene già conto delle sanzioni ridotte) relativi al 2014 (l’anno su cui vanno fatte le chiusure entro fine anno per evitare prescrizioni). Il Comune procede di anno in anno con le verifiche e, a giugno, è stato dato un incarico di esternalizzazione di una parte di controlli per quanto riguarda l’Imu su cui «si sta procedendo con la bonifica dei dati» chiariscono da Palazzo Cernezzi.

Nel maxi calderone delle tasse non pagate la parte del leone, soprattutto in termini economici, è quella dell’Imu: 1223 avvisi spediti nel corso dell’anno che corrispondono a 3,1 milioni di euro di mancato incasso. Soldi relativi al 2014 su cui ora il Comune batte cassa prima che sia troppo tardi anche dal punto di vista legale.

La seconda voce in termini di lettere spedite a domicilio di chi non è in regola con i pagamenti è la tassa rifiuti con 987 avvisi inviati ai comaschi per un corrispettivo di 558mila euro. Altri 157mila euro (per 526 avvisi) derivano dalla Tasi e, infine, ci sono sei avvisi per omissioni nella tassa di soggiorno, per una cifra di pochi euro, 350 per la precisione. I contenziosi sono stati dieci per importi pari complessivamente a 76mila euro.

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