Tremezzina, oggi l’incontro per i taxi boat
Le incognite (e i problemi) non mancano

Il loro utilizzo è fondamentale per alleggerire le conseguenze del blocco stradale - Numerose le questioni sul tavolo, quattro mesi di servizio quotidiano sono un impegno gravoso

Oggi a mezzogiorno, in Municipio a Lenno, nell’incontro informale con i taxi boat si avrà un primo importante riscontro rispetto al fatto che il «piano straordinario di emergenza legato alla mobilità pubblica» - diretta conseguenza della chiusura per quattro mesi della Regina a Colonno - potrà o meno far leva anche sul trasporto privato via lago.

Le incognite non mancano considerato che per quattro mesi bisognerà coprire - stando al territorio di Tremezzina, Sala Comacina e Colonno, tutti rappresentati nell’incontro di oggi, precisazione importante, insieme ad Argegno, - ben sei Municipi e dunque sei scali, con tempi di percorrenza comunque importanti, sopra la mezzora per portare a termine la tratta Tremezzo-Argegno, punto di partenza e d’arrivo delle navette via lago private (e di lì in bus verso Como).

L’incontro di oggi sarà anche l’occasione per fare un punto operativo sull’asse Tremezzina, Sala Comacina e Colonno circa lo “stato di salute” degli attracchi. La presenza o meno dei taxi boat rappresenta una chiave di volta importante per alleggerire - e non solo in senso figurato - i tre Comuni dall’altro grande tema in essere e cioè la sosta delle auto, considerato - come anche evidenziato ieri durante la riunione del Coc (Centro Operativo Comunale) di Tremezzina - di fatto sono pochissime le aree, oltre a quelle già oggi disponibili, per garantire la sosta dei veicoli, tenendo conto anche delle criticità legate ai mesi invernali, ad esempio la pioggia, come quella che sta cadendo da domenica che renderebbe le aree verde, già utilizzate in questi anni che parcheggi temporanei, di fatto inaccessibili.

L’articolo completo su La Provincia in edicola oggi, 5 ottobre

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