Un pic-nic sull’Everest
Da Moltrasio la sfida
di 4 malati di Parkinson

Si stanno allenando insieme agli esperti per raggiungere ad ottobre il campo base della vetta Il tutto sarà filmato dalla regista Donatella Cervi

Un picnic sul tetto del mondo, per un viaggio speciale fatto di sfide oltre i limiti e voglia di superare le barriere imposte dalla malattia, che culminerà con un trekking al Campo Base Everest il prossimo ottobre.

I protagonisti non saranno scalatori esperti, bensì persone malate di Parkinson decise ad allenare fisico e mente, per arrivare alla meta.

L’idea

Questo il progetto ideato dall’architetto e regista comasco Donatella Cervi e messo a punto a seguito di un incontro con una coppia del territorio, Tiberio Roda e Paola Roncareggi, che gestiscono la palestra Rock Stady Boxing a Ponte Lambro e con un alpinista, Fabrizio Silvetti, che ha già portato a termine tre 8000 senza l’ausilio di ossigeno.

Tutta l’impresa sarà registrata in un documentario, con regista la stessa Cervi, sceneggiatrice Cinzia Masotina e produttore Gagarin Produzioni di Franco Bocca Gelsi. Il film parlerà dunque di un gruppo di parkinsoniani che decide di allenarsi per raggiungere una meta affascinante, simbolica: il Campo Base dell’Everest.

Lo scopo è per loro vitale e il pretesto curioso: apparecchiare e gustare “un picnic sul tetto del mondo” facendosi immortalare nella stessa posa e nello stesso luogo della prima spedizione britannica del lontano 1921. Così Tiberio, Alberto, Claudio – colleghi di Rock Steady Boxing, disciplina nata per combattere le conseguenze motorie della malattia – e Stefano, triatleta parkinsoniano e sportivo, insieme ad un nutrito gruppo entusiasta di mogli, guide alpine, coach, nutrizionisti, medici d’alta quota, iniziano con serietà e positività mesi di preparazione.

Il centro nodale dell’allenamento è la respirazione e l’adattamento alla fatica in condizioni estreme, difficile ancora di più per chi soffre di Parkinson. «Da diversi anni mi occupo di temi legati allo sport e al disagio fisico e mentale, forse questo per sdrammatizzare un passato doloroso, che mi ha reso sensibile a queste tematiche ed empatica verso chi il dolore e il disagio lo vive quotidianamente – ha spiegato Cervi - la mia intenzione è quella di guardare il “perno dell’orologio”, di fare focus sulla malattia, sulle difficoltà che devono affrontare i protagonisti del nostro documentario, i parkinsoniani».

I protagonisti

Quattro i protagonisti del film: Tiberio Roda, di Erba, che ha scoperto di avere il Parkinson a 58 anni e da lì ha deciso di praticare sport; Alberto Gaffuri, di Albavilla, che da quando ha saputo della malattia, ha trovato nuovi interessi che lo rendono vivo; Claudio Soravia, di Cernobbio, che dopo una vita passata a gestire la storica gelateria di famiglia ha scoperto di avere il Parkinson, infine Stefano Ghidotti, di Bergamo, odontotecnico e triatleta.

Ad accompagnarli ci saranno la compagna di Tiberio Paola Roncareggi, la moglie di Claudio Cristina Lezzeni, la careviger Annalaura Maurin, la guida escursionistica Fabrizio Silvetti, poi il coach di respirazione Alberto Oro e Donatella Polvara, biologa nutrizionista. (Daniela Colombo)

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