Vaccini, adesso si corre davvero
C’è già il via libera ai quarantenni

Como: annuncio di Figliuolo: da lunedì si può partire con la fascia tra 40 e 49 anni. Intanto Villa Erba conferma che non sarà disponibile oltre il 15 agosto. Caccia a nuovi spazi

La campagna vaccinale adesso corre davvero, da lunedì le Regioni potranno dare il via libera alle prenotazioni anche per le persone tra 40 e 49 anni. Così ha dichiarato il commissario Francesco Paolo Figliuolo. Ora in Lombardia si sta valutando la possibilità di aprire effettivamente già da lunedì, sulla base dell’effettiva disponibilità delle dosi e delle adesioni, già molto importanti, relative alla fascia di cittadini tra i 50 e i 59 anni.

Se la data stabilita dalla Regione per i quarantenni non fosse lunedì 17 maggio, le nuove prenotazioni scatterebbero comunque a brevissimo. Già il coordinatore lombardo Guido Bertolaso aveva annunciato uno scatto in avanti per le vaccinazioni sotto ai 50 anni entro fine mese.

È alle forniture che guarda il Pirellone, ma le consegne secondo la struttura commissariale adesso ci sono. Il piano nazionale, per la verità, non prevedeva la fascia intermedia dai 40 ai 49 anni, nel documento si cita il «resto della popolazione», dopo la fascia dei cinquantenni. Evidentemente si è preferito proseguire con la suddivisione per fasce d’età, meccanismo che ha dato in effetti buoni frutti finora.

Nuove linee da attivare

A questo punto i grandi hub, Villa Erba e Lariofiere, dovranno fare un ulteriore scatto in avanti, avviando tutte le linee vaccinali. Si è parlato a Como anche del coinvolgimento del personale della sanità militare per riuscirci. Siamo ad una media comunque sopra ai 5mila vaccini al giorno in tutta la provincia, ma il territorio potrebbe somministrare più di 7mila vaccinazioni ogni ventiquattro ore.

Dosi anche in farmacia

Sono già in fase di programmazione anche i mesi successivi, perché le vaccinazioni dovranno proseguire, la copertura dura 6-8 mesi. Gli ospedali, a parte i richiami per i sanitari interni, dovranno tornare ad erogare visite, operazioni ed esami, l’ha spiegato chiaramente il direttore generale dell’Asst Lariana Fabio Banfi. L’ex azienda ospedaliera del resto in questi mesi ha sostenuto il peso della lotta al Covid e, quasi da sola, anche la parte preponderante della campagna vaccinale.

La novità sarà il coinvolgimento di medici di famiglia e farmacie nella somministrazione dei vaccini. «I rappresentanti nazionali delle categorie dei farmacisti hanno trattato in queste ore a Roma un accordo», fa sapere Attilio Marcantonio, presidente di FederFarma Como. La fase massiva nei grandi hub deve chiudersi entro metà agosto. «Il contratto sottoscritto scade il 15 agosto e poi torneremo alle fiere», conferma il presidente di Villa Erba Filippo Arcioni.

«Le fiere e i siti produttivi devono tornare a lavorare – conferma Marco Magrini (Ats, nell’unità di crisi regionale) – Quindi stiamo immaginando non più grandi hub, ma centri vaccinali di medie dimensioni da affiancare magari a una rete capillare. L’esempio per restare in provincia di Como potrebbe essere la tensostruttura di Lurate Caccivio che stanno gestendo benissimo i medici riuniti in cooperativa. Fragili e anziani dovranno infatti prioritariamente tornare a vaccinarsi contro il Covid».

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