Valmalenco e Aprica
«Sembra agosto...»

Località prese d’assalto per il ponte del 2 Giugno: «Da anni non arrivava tanta gente, è come piena estate». Ristoratori soddisfatti: «Si lavora tanto» - Pochi negli alberghi, si aspetta la riapertura degli impianti di risalita

Il ponte del 2 giugno in Valmalenco è stato un successo. Domenica nel centro di Chiesa, nelle sue vie principali e al parco di Vassalini la nettissima impressione era che non si vedessero così tanti turisti e così tante seconde case aperte dai tempi della sala giochi di “Mariolino”, il ritrovo per eccellenza di tantissime compagnie di giovani durante gli anni Novanta, quando la via Roma era a due sensi di marcia e i vacanzieri erano così tanti che le auto faticavano a transitare.

Come in piena estate

Sono passati tanti anni ma, finalmente, domenica mattina la scena si è ripetuta: «Sono venuto a fare un giro in bicicletta - dice Lorenzo - e ho fatto molta fatica a passare, mi sembrava di essere a Livigno in agosto».

Negli anni Novanta William Guerra - titolare dell’alimentari in centro al paese - era poco più che ventenne, sorride di gusto mentre ripensa a quei tempi e conferma: «Sì, è vero. Con così tanti turisti, ho avuto un déjà vu: un salto indietro nel tempo di trent’anni, ai miei vent’anni, a quando la scala della banca di fronte alla sala giochi era strapiena di gente che trascorreva ore felici; era prevedibile l’arrivo in massa di così tante persone e non ci siamo fatti cogliere di sorpresa. Speriamo sia un buon trampolino di lancio per i prossimi anni».

Anche Paolo, un altro residente, da tantissimi anni non vedeva tanta gente arrivare in Valmalenco, «soprattutto in questo periodo. Chi le ha mai viste tutte queste persone al ponte per la festa della Repubblica?».

Per Loris Nani, titolare dell’omonima macelleria del centro, «un simile afflusso di villeggianti era prevedibile, dopo parecchie settimane tutti chiusi in casa. Penso che da questa strana situazione la montagna trarrà vantaggio nei prossimi mesi estivi. Prevedo un’estate d’altri tempi, una di quelle dove già a giugno i nostri turisti popolavano la valle, per poi fermarsi un bel po’ anche a settembre».

Tanti turisti, tutti o quasi molto disciplinati: «Nel complesso, sì - conferma Loris Nani - c’è ancora un po’ di tensione, perché non è facile essere alle prese con mascherine, guanti, disinfettanti e distanze, ma col tempo ci abitueremo».

Dalla via Roma verso il parco di Vassalini passando per la via Rusca dove la gelateria è affollatissima ma tutti mantengono le distanze sotto l’occhio vigile di una pattuglia dei carabinieri che intanto passa di lì; al parco di Vassalini la gente aumenta, e parecchio.

Il Bar sport lavora a pieno ritmo e tantissimi bambini giocano a pallone, chiaramente senza la mascherina (sotto i sei anni e praticando attività sportiva è consentito) così come senza l’adeguata protezione sono anche alcuni genitori che chiacchierano tra loro mentre i figli si divertono; arrivano due carabinieri, subito scatta un ammonimento verbale e il rispetto delle norme è ripristinato.

Regole rispettate

Anche i ristoranti nella zona hanno lavorato moltissimo, come confermano al Vassallo, storico e rinomato locale di Vassalini: «Domenica abbiamo avuto tante persone - dice Cinzia, una delle titolari del locale -, sia per il pranzo che per la cena ma anche per l’asporto. I clienti sono stati tutti rispettosi delle regole, a parte qualche difficoltà nell’accettare la distanza. È difficile lavorare con la mascherina: in certi momenti manca il fiato, e manca anche un po’ il contatto con il cliente, ma fortunatamente si è lavorato tanto, oltre le aspettative».

Anche ad Aprica lo scenario è quello del mese di agosto. Non è assolutamente un’esagerazione affermarlo e la dimostrazione viene dalle immagini di corso Roma affollato di pedoni e auto come nel clou dell’estate. Il ponte per la Festa della Repubblica ha portato in montagna un’affluenza di turisti insolita che lascia intuire come sarà la prossima estate. Peccato, però, che gli impianti di risalita non possano ancora aprire dopo il lockdown.

Molti i proprietari di una seconda casa che passeggiano e fanno la spesa o entrano nei negozi. In albergo ancora scarsissime le presenze. Gli operatori si lamentano per l’impossibilità di riattivare gli impianti, in base al decreto di Roma. Alcune regioni si sono mosse, come il Trentino, mentre Regione Lombardia non ha ancora preso un provvedimento in merito. Molti turisti stanno chiedendo quando potranno raggiungere Palabione e Magnolta con la cabinovie e questo peraltro sarebbe anche uno sfogo per il paese, altrimenti la gente si concentra qui.

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