Virus, il Comune di Como
ha perso 7 milioni
Sconti sulla Tari

I mancati incassi: sosta, turisti e multe. Rifiuti, ora agevolazioni di un milione per le attività. E slittano le due rate: si paga il 16 ottobre e il 16 dicembre

L’effetto del coronavirus sulle casse di Palazzo Cernezzi è pesante e i numeri non sono ancora quelli definitivi. Tra parcheggi, multe, tassa di soggiorno e impianti sportivi, per citare le voci più significative, il Comune deve fare i conti con 7 milioni di euro in meno.

Tante voci mancanti

Per fare qualche esempio solo dai parcometri disattivati durante il lockdown (ma che sarebbero comunque stati decisamente poco utilizzati) mancano 1,3 milioni di euro (incasso da 1,7 milioni sui tre previsti). Mezzo milione di euro manca dalle multe e la tassa di soggiorno è destinata a crollare drasticamente passando da un milione 450mila euro a 450mila euro perdendo un milione tondo tondo. Ci sono poi impianti sportivi e altre voci elencate ieri alla commissione Bilancio dal vicesindaco Adriano Caldara. All’appello manca, tra l’altro, il costo del mancato incasso dalla decisione di azzerare la tassa di occupazione di suolo pubblico che peserà, probabilmente, per un milione e mezzo di euro.

Nel frattempo la commissione, presieduta da Matteo Ferretti, ha analizzato ieri la proposta della giunta - approdata poi in consiglio comunale - di applicare uno sconto alla Tassa rifiuti in misura variabile tra il 30 e l’80% a una serie di attività che hanno subìto gli effetti del Covid più di altre a causa della chiusura. Sostegno che va in aggiunta alle misure già adottate dall’amministrazione per quanto riguarda il canone del suolo pubblico e la possibilità di ampliare gratuitamente lo spazio esterno.

La proposta della giunta sulla tassa rifiuti prevede l’applicazione, in base alle normative, delle stesse tariffe dello scorso anno «eventualmente da conguagliare nel prossimo triennio in base ai costi del nuovo Piano economico finanziario 2020». Confermato lo slittamento dei termini di pagamento per tutti, private e aziende, con il versamento della Tari in due rate: la prima entro il 16 ottobre e la seconda entro il 16 dicembre.

Per le attività economiche che più hanno sofferto il lockdown, alcune delle quali ancora chiuse, lo sconto previsto come detto è variabile tra il 30 e l’80% sulla parte variabile della tassa (l’elenco dettagliato lo trovate nel grafico qui a lato). Complessivamente si tratta uno sconto pari a un milione di euro, soldi che dovrà compensare l’amministrazione comunale visto che il servizio di raccolta rifiuti deve essere interamente finanziato con la tariffa. Vale la pena precisare che le utenze non domestiche pesano sul totale di oltre 13 milioni di euro, qualcosa come 6,5 milioni.

Gli studi professionali

Dall’amministrazione hanno anche precisato che «è prevista una riduzione della Tari per gli studi professionali, quest’ultima non collegata al Covid, ma bensì dovuta a un recente cambiamento normativo che ora classifica queste utenze in modo diverso dal passato». Cifra complessiva, quest’ultima, pari a 350mila euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA