ChatGPT cambia la vita di persone e imprese. Soliano (ComoNext): «Potenza dirompente, ma servono delle regole»

Intervista a Stefano Soliano, direttore generale di ComoNext: «Oggi siamo ancora all’asilo nel training di questa intelligenza artificiale»

Una rivoluzione dirompente con enormi implicazioni in diversi campi e che deve essere regolamentata». Abbiamo chiesto a Stefano Soliano, direttore generale di ComoNext - Innovation Hub di Lomazzo, di raccontarci lo stato dell’arte di ChatGPT tra presente e scenari futuri.

È il momento di ChatGPT, tutti ne parlano, cosa ne pensa?

ChatGPT di OpenAi è il primo sistema di intelligenza artificiale di questo tipo a essere emerso in maniera così diffusa, ma tutti i grandi si stanno muovendo sul tema, da Apple ad Amazon, in questi giorni doveva esserci anche il lancio di Bard firmato da Google che però ha fatto cilecca, poco prima di uscire gli hanno fatto una domanda alla quale non ha risposto bene, causando un crollo dell’8-9% in borsa del titolo di Google, ma a parte questo è evidente che l’obiettivo più banale è quello di evolvere il concetto di motore di ricerca.

Cosa c’è alla base di ChatGPT?

Sono due le tecnologie fondamentali che stanno alla base di questi sistemi di linguistica naturale: la linguistica computazionale e l’intelligenza artificiale. La linguistica computazionale è l’analisi di cosa significano le parole all’interno di una frase in base alla loro sequenza, dai verbi ai sostantivi, analizzando la sequenza delle parole il sistema capisce il senso delle domande. A questo si aggiunge l’intelligenza artificiale: tutto quello che viene appreso rispetto al senso di una frase in un contesto viene memorizzato, archiviato e utilizzato per dare risposte in futuro, quando si ripropone quel tipo di sintassi e di logica. A questo si associa il concetto di motore di ricerca in senso molto allargato, questi sistemi di linguistica naturale capiscono la domanda e vanno a cercare la risposta nei dati che hanno a disposizione

È vero che le risposte fornite cambiano da un giorno con l’altro?

Dovevo volare con Edelweiss la compagnia low cost di Swiss, ho chiesto a ChatGPT cosa mi sapeva dire di Edelweiss e ha cominciato a raccontarmi la sua storia dandomi anche un giudizio di merito, ovvero scrivendo che sono molto quotati nell’ambito del servizio al cliente e in altri aspetti. Ho ribattuto chiedendo: “mi stai dicendo questo perché hai dei riscontri o perché lo hai letto sul sito della compagnia aerea?” E mi ha risposto che sì l’aveva letto sul sito. Gli ho detto: “non sarebbe il caso che tu fossi meno assertivo e più probabilista?” E la risposta è stata a tono: “sì hai ragione, devo essere meno assertivo e quando parlo di questi argomenti, avere il beneficio del dubbio”. In quel momento ha appreso una cosa nuova quindi un minuto dopo, di fronte alla stessa domanda, la sua risposta sarà diversa

La sua conoscenza di base è ferma al 2021 ma ogni giorno quindi apprende qualcosa di nuovo?

Questo dà l’idea dell’enorme potenza che ha un sistema di questo genere, immaginate milioni e milioni di interrogazioni ogni giorno che gli consentono di migliorare di volta in volta la qualità e la centratura delle risposte. Oggi siamo alle scuole elementari o forse addirittura all’asilo di questo tipo di training dell’intelligenza artificiale associato alla linguistica naturale, ed è chiaro che lo sviluppo non può che portare a una vera rivoluzione. Si avrà sempre a disposizione il dottor Spock a cui sarà possibile fare qualsiasi tipo di domanda e che risponderà nella maniera più corretta, distaccata e asettica. È anche pensabile addestrarlo su quelli che sono le emozioni e i sentimenti umani per cui ci sarà la possibilità che interpreti il senso della domanda e inserisca anche una componente umana.

Quali sono i punti su cui lavorare oggi?

È il momento in cui serve lavorare su alcuni punti fondamentali che dovranno regolare lo sviluppo di questi strumenti, perché nel momento in cui fai una domanda in digitale a qualcuno, devi avere il diritto di sapere se la risposta arriva da un umano o da un’intelligenza artificiale evoluta. Questo è uno dei temi su cui i legislatori devono porre attenzione; oggi sono ancora in tempo per farlo, domani magari potrebbe essere troppo tardi.

Quali gli aspetti negativi?

Ne sono entusiasta, ma mi rendo anche conto dell’enorme potenziale distruttivo che potrebbe avere. Nel corso di una campagna elettorale per esempio, un’intelligenza artificiale potrebbe essere istruita per diffondere fake news rispetto a un candidato o a una situazione che si sta verificando, ha una potenza dirompente pazzesca, non si stanca, è in grado di generarle a ripetizione in maniera credibile su qualsiasi tipo di media, comunica perfettamente in qualsiasi lingua, significa poter veicolare notizie ovunque. Questo tipo di intelligenza artificiale è associata oggi alla capacità di rispondere in linguaggio naturale, ma può essere associata anche all’elaborazione delle immagini, può creare immagini.

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