Farina di grilli per l’alimentazione umana. «È buonissima». Ci prova anche l’azienda comasca Alia Insect Farm

Alia Insect Farm,incubata a ComoNext,avvia la pratica per ottenere il via libera europeo

Dall’Europa è arrivato il via libera per la produzione e la vendita di grilli a scopo alimentare, e la Alia Insect Farm, nata a Lomazzo, è pronta allo sprint finale per ottenere a sua volta l’autorizzazione e avviare la produzione di farina di grilli per l’alimentazione umana.

Il compito di autorizzarla sarà della Commissione europea dopo la verifica dell’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, una volta completate le verifiche dell’istanza che l’azienda è quasi pronta a presentare. «Stiamo finalizzando la domanda - spiega Carlotta Totaro Fila, amministratore e fondatore della Alia Insect Farm - Ci abbiamo messo tre anni per arrivare a questo passaggio. Adesso, con un’altra azienda autorizzata che ha aperto la strada, speriamo che l’iter burocratico sia più veloce». Le altre aziende autorizzate alla commercializzazione di insetti commestibili infatti hanno avuto il via libera dopo quattro anni. E’ stato il regolamento europeo sui “novel food” del 2018 a permettere la produzione e vendita di insetti commestibili nel continente. Sul mercato sono già arrivate la larva gialla della farina e la locusta migratoria, mentre all’inizio del 2023 è arrivato il nulla osta alla farina di grillo, che già l’anno scorso l’Efsa aveva dichiarato sicura per il consumo umano. Al momento è stata autorizzata a vendere farina di grillo solo l’azienda vietnamita Cricket One co.

«Sono arrivati prima di noi perché hanno avviato prima l’iter di autorizzazione - spiega - Per ottenerla bisogna rispondere a molte domande sui parametri di sicurezza presentando analisi e risultati dopo un lungo lavoro di ricerca e sviluppo». Il primo risultato, secondo la titolare, è già quello di aver messo a punto un sistema innovativo per produrre la polvere di grillo: «siamo i primi ad atomizzare i nostri grilli ottenendo una polvere molto fine e dal sapore tenue che si può inserire facilmente in altri alimenti». I loro grilli infatti non saranno allevati per essere mangiati interi, ma per essere trasformati in farina e diventare ingredienti per altre preparazioni. Sarà il legislatore a decidere in quali categorie di prodotti alimentari e in quali percentuali si potrà inserire la farina di grillo. «Si adattano bene a prodotti da forno come pane e biscotti, ma anche pasta, barrette, salse. Come tutti gli alimenti, anche i grilli cambiano sapore in base a come vengono cucinati o processati a livello industriale. Pensiamo ai gamberi, che sono i cugini marini dei grilli: cambiano sapore se vengono fritti o cotti nel forno».

Se tostato ad alte temperature prenderebbe un sapore che ricorda quello della nocciola. «La nostra polvere viene tostata ad alta temperatura per pochi secondi, in modo che il sapore resti più neutro e si adatti sia alle preparazioni dolci che salate».

Intanto dopo due anni di incubazione di impresa, l’azienda si sposterà da Lomazzo a Milano per esigenze operative. «ComoNext è un ottimo incubatore per startup, adesso abbiamo dovuto cercare spazi più ampi per avviare l’allevamento dei grilli a scopo commerciale».

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