In pensione a 58 anni? I comaschi dicono di no all’ipotesi Meloni

La riforma Senza provvedimenti si torna alla Fornero. Gli imprenditori: «Manca personale, evitare anticipi». I sindacati: «Andare prima con meno? Rischio povertà»

In pensione a 58 anni? I comaschi dicono di no all’ipotesi Meloni
La riforma delle pensioni agita il dibattito tra imprese e sindacati

Sono oltre 86mila i lavoratori comaschi over 50 (dati Istat), su una platea complessiva in provincia di 251mila lavoratori: sul loro futuro aleggia la riforma Fornero, operativa da fine anno, o forse no, tutto dipende dalle scelte del prossimo governo.

Le forze di maggioranza e la piattaforma unitaria sindacale auspicano di ripristinare meccanismi di flessibilità nell’accesso alla pensione. Giorgia Meloni va oltre e propone di scendere a 58-59 anni e con 35 anni di contributi con una riduzione però draconiana del 30% della pensione.

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