L’acqua è preziosa e va usata bene. Fattore geopolitico a livello globale

Il presidente e ad di Como Acqua, Enrico Pezzoli presenta il convegno “Water Wars” in programma martedì a Villa Gallia

Como Acqua, gestore del servizio idrico per oltre 140 comuni della provincia di Como, organizza il convegno “Water Wars: l’acqua come fonte di vita e causa di guerra” il prossimo martedì a Villa Gallia. Tra gli altri relatori, anche Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità. Il presidente e ad Enrico Pezzoli anticipa i temi principali.

Perché Como Acqua ha deciso di uscire dai confini del proprio servizio per proporre questa iniziativa?

La crisi idrica riguarda ormai tutto il mondo e quindi tutti dobbiamo sentirci coinvolti nell’affrontarla. I gestori devono garantire un servizio efficiente, ma devono anche sensibilizzare i cittadini affinché adottino buone pratiche per evitare gli sprechi. Per questo è necessario promuovere iniziative culturali come queste.

Una maggiore consapevolezza civica, inoltre, non può prescindere dalla constatazione che la risorsa idrica è al centro di numerosi conflitti in tutto il mondo, a partire proprio dall’Ucraina: nelle situazioni di guerra sono proprio gli acquedotti a essere colpiti come primi obiettivi, perché in questo modo si può mettere in ginocchio un intero territorio.

La scarsità di acqua in varie zone del mondo non fa che aggravare questo problema. Già oggi molte guerre sono scatenate dall’acqua e in futuro succederà sempre più spesso: nel convegno spiegheremo questa dinamica, con molti esempi concreti, a partire dallo strettissimo legame tra il controllo dei bacini idrici e le sorti dei diversi paesi sul piano agricolo, alimentare ed economico.

Alla luce del problema complessivo della situazione idrogeologica del nostro Paese, come valuta la condizione della provincia di Como?

La scorsa estate è stata definita dagli esperti “la peggiore di sempre” e su quella in arrivo non abbiamo certezze. Inoltre la guerra in corso tra Ucraina e Russia ha messo a soqquadro il mercato energetico, provocando un’impennata dei prezzi che soprattutto nel 2022 ha impattato su attività fortemente energivore come la nostra. Pur con tutte le cautele del caso, dovute all’imprevedibilità di alcuni fenomeni atmosferici, siamo pronti ad affrontare anche questa estate, nella quale peraltro si prevede un importante afflusso turistico che comporta un ulteriore aumento dei consumi idrici.

Quali sono gli interventi di risparmio e di raccolta dell’acqua che sta attuando la società?

Non c’è una soluzione unica, ma un insieme di interventi: il primo fronte di questo impegno sono gli investimenti per la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete, così da compensare le perdite che, a livello nazionale, si aggirano intorno al 40-45% del totale della risorsa in circolo. L’altro è la promozione di comportamenti virtuosi contro lo spreco. Inoltre impianto di captazione di Ceresio consente di prelevare l’acqua del lago per rifornire tutta la Val d’Intelvi. Un’altra soluzione che adottiamo è il riuso dell’acqua depurata per alimentare le macchine spazzatrici, evitando di sprecare acqua potabile. Ci sono poi soluzioni di emergenza come l’insacchettatrice di Bulgarograsso, che realizza fino a 15/20 buste termosaldate da un litro di acqua potabile al minuto (circa 1.000 all’ora): è uno strumento di fondamentale qualora dovessimo trovarci in una situazione di particolare scarsità idrica in una specifica zona.

Quali sono i progetti di sostenibilità già avviati?

C’è l’innovativo impianto di Mariano Comense che consentirà di ricavare biogas e biometano dai fanghi di depurazione e dalla frazione umida dei rifiuti solidi urbani. Realizzato anche grazie al Pnrr, è destinato a diventare una “best practice” in tema di economia circolare.

In ambito sociale, con “Water Wars” sosteniamo la raccolta fondi di Oxfam per il progetto “Dona acqua, salva una vita”. Come Water Alliance – Acque di Lombardia, stiamo inoltre progettando un’iniziativa analoga anche per l’Emilia Romagna.

Come si evolverà il servizio, anche in riferimento alla possibile subentro nella rete idrica della città di Como?

L’evoluzione seguirà una strada chiaramente tracciata dall’autorità. Già siamo il gestore unico del servizio idrico integrato nella provincia, da qui al 2026 si completerà il processo di aggregazione territoriale e, nello stesso anno, prenderemo in gestione anche l’acquedotto di Como. Per ora nella città capoluogo ci occupiamo solo di fognatura e depurazione.

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