L’annuncio del manager
«Brooks Brothers,
anche Como in corsa»

L’annuncio di Luciano Donatelli: «Con me anche un grande Gruppo tessile comasco». Canepa, Mantero e Ratti tra i fornitori ma nessuno è coinvolto. «Il partner lariano si occuperà degli accessori»

C’è anche una componente comasca nella cordata italiana in corsa per Brooks Brothers. Club Deal 8, con l’appoggio dello studio legale Dentons, guarda infatti con interesse al marchio icona delle camicie che ha fatto ricorso alla bancarotta e per il quale sta già mettendo a punto un business plan per portare il fatturato della società a 3 miliardi di dollari in cinque anni.

A organizzare la cordata Club Deal 8 è Luciano Donatelli, consulente di aziende del tessile-moda e con una lunga esperienza alle spalle nelle operazioni di rilancio di marchi italiani. «Già un mese e mezzo fa avevo saputo della debacle di Brooks Brothers e avendo grande rispetto per la famiglia Del Vecchio l’avevo cercato. Ultimamente avendo visto l’evoluzione mi sono attivato e trattandosi di un progetto americano enorme mi sono valso dell’opera di Dentons», afferma Donatelli, spiegando che la cordata è formata dal marchio Giglio, Brando Crespi - che rappresenta fondi americani con cui lavora - l’avvocato Lorenza Morello, un gruppo cinese e un gruppo enorme comasco che è interessato a produrre accessori. Ho anche costituito un team manager stellare, 18 persone».

Le dichiarazioni di Donatelli hanno alimentato i rumors all’interno del distretto: a quale gruppo tessile si fa riferimento? Per il momento la discrezione è massima, si può dire con certezza che tre aziende - Ratti, Mantero e Canepa - figurano tra i fornitori storici del brand. Ma nessuno dei tre colossi del tessile comasco conferma un coinvolgimento nell’iniziativa.

«Stiamo lavorando a un business plan che ci porterà in cinque anni a 3 miliardi di ricavi» - aggiunge il manager ce punta forte sul rafforzamento dell’online, che dovrebbe salire al 70% del fatturato. A questo si aggiunge una «selezione dei negozi togliendo tutte le cattedrali nel deserto, e riprendendosi le quote di mercato perse», spiega Donatelli.

La nuova collezione Brooks Brothers, nei progetti, “avrà un cuore europeo”: l’obiettivo è infatti «riportare Brooks Brothers alla realtà europea con adattamento americano», aggiunge Donatelli parlando di un previsto «investimento molto, molto forte nella pelletteria» e di un’intesa di massima con un colosso francese per fare i profumi. «Stiamo preparando - mette in evidenza Donatelli - un piano anche per Brooks Brothers Snow, soprattutto per il mercato cinese», dove si terranno nel 2022 le Olimpiadi Invernali.

Solo lo scorso anno il brand poteva disporre di una rete di oltre 500 negozi nel mondo, con un fatturato di 991 milioni di dollari, il Covid-19 ha dato il colpo di grazia a una crisi che durava da anni, complice una clientela orientata sempre più verso un abbigliamento meno formale.

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