Nuovo quartier generale di Moncler a Milano. Tre aziende lariane protagoniste

La sfida Pole guidato da Colombo Costruzioni, con Nessi & Majocchi ed Elettromeccanica Galli. Cantiere a sud della metropoli. Opera progettata da Citterio e Viel, sarà pronta a fine 2024

Aziende lariane protagoniste nella realizzazione del nuovo quartiere generale di Moncler a Milano.

L’Ati guidata da Colombo Costruzioni Spa di Lecco, in qualità di mandataria, Nessi & Majocchi Spa di Como con AZA Aghito Zambonini S.p.A. ed Elettromeccanica Galli Italo Spa di Erba mandanti, si è infatti aggiudicata i lavori del nuovo edificio G+H del business district Symbiosis di Covivio che Moncler prenderà in locazione per ospitare la sua nuova sede.

I lavori per la nuova sede di Moncler progettata da ACPV Antonio Citterio e Patricia Viel sono iniziati lo scorso mese di dicembre e verranno ultimati a fine 2024.

Nessi & Majocchi nel 2015 aveva già partecipato alla realizzazione di Symbiosis, due edifici per uso terziario per circa 19.000 mq. e relativa autorimessa interrata di 15.000 mq, oggi sede di Fastweb. (di fronte a Fondazione Prada) .

L’appalto ha visto in gara grandi nomi del settore per il pregio architettonico e il concept innovativo del complesso che darà un ulteriore contributo al processo di profonda trasformazione dell’area Sud di Milano: in un unico spazio di 38 mila metri quadri verrà riunita la popolazione aziendale di Milano di Moncler, al momento dislocata in tre diverse sedi.

Il progetto è stato studiato “su misura” per soddisfare tre linee guida: esperienza, benessere e sostenibilità.

Le aree lavorative si modelleranno seguendo l’evolversi del modo di lavorare, adattandosi ai nuovi bisogni delle persone e passeranno da spazi tradizionali ad ambienti ibridi ed aggregativi. Gli spazi interni saranno studiati per accogliere gruppi di lavoro eterogenei ed inclusivi e per favorire una collaborazione trasversale oltre ad avere aree comuni diffuse per facilitare socializzazione e creatività.

Gli ambienti saranno aperti e gli arredi ispirati all’atmosfera familiare. Qualcosa di più vicino al comfort di una casa che ad un ufficio.

L’edificio prevede l’ottenimento delle certificazioni secondo gli standard WELL e LEED considerando aspetti come la qualità dell’aria interna, il comfort termico, la luce naturale, prediligendo l’utilizzo di materiali naturali e riciclabili a basso impatto ambientale oltre ad impianti ad alta efficienza energetica per contenere i consumi e quindi le emissioni.

Così Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato di Moncler, aveva commentato l’annuncio della nuova sede: «Durante la pandemia abbiamo compreso che si può lavorare ovunque, ma abbiamo anche compreso che è quando siamo insieme che facciamo la differenza e sprigioniamo tutta la nostra energia. Vogliamo ridisegnare l’esperienza lavorativa delle nostre persone in un luogo dove possano esprimere tutto il loro potenziale e dove la creatività e la collaborazione siano di casa. Continueremo ad accogliere e sostenere le esigenze delle nostre persone, offrendo modalità di lavoro flessibili, ma il mio sogno è quello di creare un luogo dove l’energia, il benessere e l’attenzione all’ambiente siano al centro di tutto e dove tutti abbiamo voglia di venire».

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