Svizzera, dal 31 ok
ai ristoranti al chiuso
“Cassa” per 24 mesi

Le novità annunciate ieri. Intanto il lavoro da casa passa da obbligo a semplice raccomandazione per chi fa test regolari

Sono tre le notizie importanti per i frontalieri emerse dal Consiglio federale di ieri. La prima sta nel fatto che da lunedì 31 maggio riapriranno anche gli spazi interni dei ristoranti (massimo quattro persone per tavolo, con obbligo di mascherina anche al tavolo quando non si consuma), chiusi dai 22 dicembre, con le sole terrazze - cioè le aree all’aperto - che hanno potuto riaprire i battenti dal 19 aprile.

Ciò significa che circa duemila frontalieri torneranno al lavoro. Anche se l’Associazione di categoria GastroSuisse avrebbe preferito che la riapertura avvenisse già in questo fine settimana, per sfruttare al meglio i quattro giorni di festa in corrispondenza delle festività dell’Ascensione. Così non sarà e all’insegna della massima cautela, Berna ha deciso di dare conferma ufficiale della riapertura solo il 26 maggio dopo aver consultato i Cantoni.

La seconda notizia è legata all’indennità di lavoro ridotto, l’equivalente della nostra cassa integrazione. Ieri il presidente Guy Parmelin e il ministro Alain Berset hanno fatto sapere che il lavoro ridotto coprirà non più 18, ma 24 mesi. E’ la prima volta che accade. Ciò significa che a luglio non vi sarà - come si temeva, anche alla luce del segno “meno” marcato registrato da molti segmenti dell’economia - alcun licenziamento.

Terza notizia che riguarda i nostri frontalieri: il lavoro da casa (o telelavoro) è stato derubricato da obbligo a raccomandazione. «L’obbligo sarà tramutato in raccomandazione per le imprese che effettuano test regolari - ha fatto sapere il Governo di Berna, nella nota a corredo della seduta di ieri -. Tutto ciò ricordando che dal 18 gennaio, i datori di lavoro sono obbligati a disporre il telelavoro qualora per la natura dell’attività il telelavoro stesso sia attuabile senza un onere sproporzionato».

Niente da fare, invece, per le discoteche. Il Consiglio federale ha allentato le maglie delle restrizioni anche per le manifestazioni in presenza di pubblico, che potranno così contare sul supporto di 100 spettatori al chiuso e 300 all’aperto. Ma è sulla riapertura dei ristoranti che si è giocata nelle ultime ore la partita più importante, con GastroSuisse in particolare che già ieri mattina si era detta pronta a riaprire gli spazi al chiuso nel giro di ventiquattro ore. Così non è stato. Da segnalare, infine, che il Consiglio federale ha annunciato nuovi allentamenti per il prossimo 11 giugno, finalizzati ad una stagione estiva da trascorrere all’insegna della massima sicurezza e serenità. «Bisogna procedere con cautela», ha detto Parmelin.
Marco Palumbo

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