Un talento della moda. Il couturier comasco Luigi Montanaro che fa incetta di premi

La storia Ha solo 29 anni ma è già un nome affermato Luigi Montanaro e il suo “Atelier Monti” a Rovellasca specializzato nelle confezioni di alta sartoria maschile

La differenza è nei dettagli. Ne sa qualcosa Luigi Montanaro, couturier di 29 anni con un atelier a Rovellasca, pluri premiato in diversi concorsi di alta sartoria maschile e già affermato professionista, nonostante la giovane età, e titolare di un proprio atelier.

Montanaro è originario di Ivrea, ma la svolta nel suo percorso è arrivata a Como, mentre la sua storia racconta di com’è fatta una vocazione andata a buon fine. «Sono giovane, lo so - dice - ma ho quasi 15 anni di lavoro alle spalle», spiega.

Nella sua famiglia tutti sono artigiani, anche se nessuno lavora nella moda. «Quando mi sono trovato a scegliere cosa fare da grande, ho detto senza esitazioni: “il sarto” - spiega - Sono sempre stato appassionato del buon vestire e dell’eleganza in generale. Sono un po’ vecchio stampo, e la sartoria, con la sua precisione e la ricerca del dettaglio, rispecchia il mio carattere».

A 15 anni contatta un sarto della zona e chiede di fare esperienza. Rimarrà per tre anni. «A quel punto ho capito che se volevo fare il salto di qualità dovevo andare in una città, e ho trovato un sarto rinomato in centro a Torino».

Lì è rimasto per quasi otto anni. Nel frattempo, lavorando, nel 2017 entra in contatto con Sante Roccato, un sarto di Rovellasca specializzato nei frac da ballo e negli abiti su misura da uomo.

«A Torino c’era qualche difficoltà - racconta - non potevo crescere, il mio capo non mi trasmetteva alcune parti del lavoro tra cui la parte della prova sul cliente, che è la più complessa. Quando scegli di fare un mestiere come ho fatto io, vuoi imparare tutto e vuoi imparare sempre».

Così dal lunedì al venerdì continua a lavorare a Torino, il sabato e la domenica a Rovellasca per imparare il mestiere da Sante Roccato. «Lui desiderava tramandare la sua sartoria e io ci stavo pensando, ma la situazione per me non era semplice con un lavoro dipendente e un appartamento in affitto da tutt’altra parte».

Ma Sante Roccato è mancato l’anno dopo e a quel punto Luigi ha dovuto decidere. Ha optato per rilevare la sartoria dagli eredi.

Oggi quell’attività si chiama Atelier Monti, dove “Monti” è il diminutivo con cui Luigi veniva chiamato da ragazzino. Continua a fare frac, abiti e abbigliamento da uomo su misura.

«Ho portato avanti la sartoria ed essendo giovane ho implementato la clientela. Lavoro con professionisti nell’ambito della sartoria, la clientela è molto particolare. Mi ha aiutato anche avere l’atelier in una posizione strategica: è comodo e veloce sia da Milano che da Lugano, e ci si arriva direttamente in autostrada».

I premi

Luigi Montanaro ha già vinto alcuni premi, l’ultimo lo scorso ottobre, durante l’evento “Milano su misura” con sarti e addetti del settore riconosciuti a livello nazionale. Al trofeo Arbiter, un concorso sartoriale organizzato dalla rivista di moda maschile Arbiter, è terzo classificato per la categoria “Juvenes” e prende il premio “miglior pantalone” con l’abito “Aperitivo nelle Langhe”, realizzato con un tessuto di lana, seta e lino di Loro Piana.

La giacca è base nocciola con finestrato azzurro e il colore del pantalone richiama la tonalità del quadro. Nell’edizione precedente aveva ricevuto il premio tessile Loro Piana come miglior interprete del tessuto.

«Sono contento per i riconoscimenti e di poter incontrare nuove persone, conoscere nuovi colleghi e confrontarmi con il mondo sartoriale italiano», conclude Luigi Montanaro.

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