Palmiro Togliatti magari non è proprio nel Pantheon del Pd, ma potrebbe starci se non altro per qualità politiche. Nel 1944, l’allora leader del Pci reduce dalla Russia decise la cosiddetta “svolta di Salerno”, cioè l’accantonamento della pregiudiziale anti monarchica per consentire la formazione di un governo di unità nazionale. La scelta di Togliatti fu contrastata in maniera feroce dagli altri partiti di sinistra, in testa il Psi, ma lui tirò dritto.
Enrico Letta, che con quello che fu appellato “Il migliore” ha poco in comune, invece chiude la porta all’ipotesi di sostenere Letizia Moratti, approdata da Forza Italia al Terzo Polo, nella candidatura alla presidenza della Regione Lombardia contro l’uscente del centrodestra, il leghista Attilio Fontana. Vedremo se la chiusura sarà definitiva, anche se così parrebbe, visto che il Pd starebbe cercando di convincere Giuliano Pisapia a scendere in campo. Quest’ultimo è stato il candidato sindaco che aveva sconfitto proprio Letizia Moratti in cerca del secondo mandato alla guida del capoluogo regionale. Un conto però è Milano, altro il resto della Lombardia.
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