

È proprio vero che tutto si tiene. Perché sarà il sindaco Alessandro Rapinese, a marzo, a tagliare il nastro del primo tratto del nuovo lungolago di Como.
Lui che questa “patata bollente” non l’hai mai sfiorata, al contrario dei suoi predecessori che si sono ustionati, addirittura Mario Lucini con la lunga vicenda giudiziaria che l’ha visto coinvolto per sette anni salvo poi uscirne immacolato, più di Stefano Bruni, il primo cittadino del muro.
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