Bolettone, scintilla dal tagliaerba e rogo: volontario accusato di incendio colposo

Albavilla Omar Tagliabue era impegnato nella pulizia e manutenzione del sentiero tagliafuoco. L’incendio per malfunzionamento del macchinario. Il sindaco: «Assurdo, a lui piena solidarietà»

Sembra quasi una beffa del destino: Omar Tagliabue, consigliere comunale con delega alla montagna, volontario del Gruppo Bolettone, rischia un procedimento penale per incendio colposo.

Il fatto è collegato al rogo che lo scorso 18 febbraio, un sabato pomeriggio, era scoppiato proprio sulla vetta del Monte Bolettone, che sovrasta Albavilla.

Tagliabue si trovava in loco, come membro del sodalizio che da decenni si prende cura del Bolettone, della sua conservazione, della pulizia e della manutenzione. Il Gruppo Bolettone ha in essere una convenzione con la Comunità montana del Triangolo Lariano proprio per la tutela del Monte Bolettone e della sua natura.

Come è emerso, Tagliabue si trovava quel sabato pomeriggio di due mesi fa sul monte, proprio per fare prevenzione contro gli incendi: stava lavorando con un macchinario trancia e taglia erba, che lo stesso Comune di Albavilla ha acquistato per equipaggiare al meglio i volontari del Gruppo Bolettone e sostenere la loro opera.

Tagliabue, come spiega, stava tagliando il cosiddetto paglione lungo le linee antifuoco, quando all’improvviso, un malfunzionamento del mezzo, forse una scintilla, ha fatto scattare l’incendio. Va precisato, come sottolineano sia volontari che il Comune, che quel giorno non era in essere alcuna allerta per rischio incendi. Una serie di coincidenze sfortunate, dal malfunzionamento improvviso del mezzo al prato completamente secco per la siccità, ha fatto scatenare il rogo. «Tutto è partito all’improvviso: abbiamo subito chiamato i soccorsi e con le stesse mani, anche scottandomi, ho cercato di limitare il rogo – commenta Tagliabue – Mai mi sarei aspettato quello che poi mi è successo». Il rogo, che aveva raggiunto un fronte di 400 metri, è stato circoscritto in un paio d’ore, entro la serata. A carico di Tagliabue è stato aperto però un fascicolo per incendio colposo: un reato penale che prevede, in caso di condanna, anche una pena di tre anni.

Tagliabue si rimette alle decisioni, ma non nasconde la sorpresa amara e lo stupore: «Poteva capitare a me come a qualsiasi altro volontario che in quel momento stava usando quel mezzo – commenta – Ogni anno facciamo decine di lavori: tagliare il paglione, che da anni necessitava di sfalcio, serve poi a far ricrescere il verde e la fioritura dei narcisi per limitare proprio il dilagare degli incendi. Certo che trovarsi in questa situazione fa perdere la voglia di fare volontariato».

La speranza è che il fascicolo venga archiviato. Dal canto suo il sindaco, Giuliana Castelnuovo, non nasconde stupore e incredulità: «Al di là del caso specifico, per il quale ribadisco solidarietà e stima piena a Omar Tagliabue e a tutti i volontari del gruppo Bolettone, trovo assurdo, seppur pienamente legittimo, quello che è successo – commenta il primo cittadino – Già i volontari sono pochi, se poi in casi come questi si beccano anche un procedimento penale, allora capisco quelli che dicono che è meglio stare a casa sul divano che darsi da fare. Non è possibile che per un incidente al macchinario, che nessuno poteva prevedere, ci vada di mezzo un volontario. Facciamoci una domanda su questo sistema che sicuramente è legittimo, ma crea queste spiacevoli conseguenze sui volontari. Spero che tutto venga presto archiviato».

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