L’abbraccio del cardinale alla famiglia del comandante ucciso: «È una tragedia che ha colpito tutti»

La cerimonia Presente la famiglia del luogotenente Furceri, ucciso in caserma meno di un mese fa. Il cardinale: «Vicinanza e affetto». Poi si è intrattenuto in forma privata con vedova e figli

«La tragedia che vi ha colpito ha addolorato tutti, non solo l’Arma dei carabinieri. Voglio esprimere vicinanza e affetto a voi e al vostro caro defunto». Il cardinale Oscar Cantoni, vescovo della diocesi di Como, ha abbracciato ieri i parenti del luogotenente Doriano Furceri, presenti nella chiesa di San Giuseppe a Como in occasione delle celebrazioni per la “Virgo Fidelis”, la patrona dell’Arma dei carabinieri.

C’erano la moglie, Patrizia Aquilino, e c’erano due dei tre figli, Jacopo e Mattia. «Siamo grati della vostra presenza – ha detto ancora il cardinale Cantoni - Vi siamo vicini, come siamo accanto ai carabinieri in questo periodo di difficoltà per la morte del collega. Siete parte di una famiglia di persone che servono quotidianamente il popolo italiano, vivete per il servizio della gente, ma io posso testimoniare la fiducia e la stima che i cittadini hanno in voi». Le celebrazioni di ieri della patrona dell’Arma sono state imperniate sul ricordo della figura del comandante della stazione di Asso, ucciso meno di un mese fa da un brigadiere della sua caserma. Tre colpi al petto che non gli lasciarono scampo. Un fascicolo che la procura militare di Verona sta ricostruendo in questi giorni, con l’incarico per una perizia psichiatrica sulla mente del brigadiere Antonio Milia che sarà affidato la prossima settimana nel corso di un incidente probatorio appositamente fissato.

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