Erba, giallo in ospedale: c’è stato un sabotaggio in sala operatoria

Il caso Qualcuno ha tagliato tre fili rendendo inutilizzabili i macchinari. La direzione ha avviato un’indagine interna. Movente sconosciuto. Il direttore sanitario: «L’attività non è mai stata interrotta grazie a un by-pass provvisorio»

Hanno tagliato tre fili, rendendo inutilizzabile la sala operatoria di elettrofisiologia del Fatebenefratelli. Un atto volontario che suona come un sabotaggio: il malfunzionamento dei macchinari si è manifestato lunedì, il giorno successivo i tecnici hanno compreso l’origine del problema.

L’accaduto è stato denunciato ai carabinieri di Erba, l’autore del danneggiamento può aver agito nei primi otto giorni di gennaio. La direzione ha avviato un’indagine interna.

La vicenda

La storia parte lunedì 9 gennaio, quando la sala dedicata all’elettrofisiologia è stata riattivata dopo una settimana di stop. C’era un intervento programmato di prima mattina, ma quando il personale ha acceso i macchinari si è reso conto che le apparecchiature della sala di refertazione (necessarie per visualizzare i parametri endocavitari del paziente nel corso dell’intervento) non comunicavano con le attrezzature della sala operatoria.

Al di là dei tecnicismi, è come se in una casa saltasse la connessione Internet: il computer si accende, il router si accende, ma gli apparecchi non scambiano dati. Inizialmente si è pensato a un sovraccarico di corrente, ma non risultavano anomalie. L’intervento operatorio già programmato è stato effettuato in sicurezza con una connessione provvisoria, ma il personale sanitario ha disposto approfondimenti necessari per ripristinare la funzionalità della sala.

Martedì, a seguito di un esame più approfondito, i tecnici si sono accorti che tre cavi erano stati tagliati di netto.

Un danneggiamento volontario, su questo non ci sono dubbi, tanto che sono stati chiamati i carabinieri di Erba: i militari hanno effettuato un sopralluogo in ospedale e hanno raccolto la denuncia del direttore di struttura D amiano Rivolta.

Tutto in sicurezza

Nessun apparecchio è stato asportato dal Fatebenefratelli, dunque non si può parlare di furto: sembra piuttosto un atto di sabotaggio, effettuato per altro da qualcuno che conosce bene l’ambiente e il funzionamento dei macchinari. Il movente resta sconosciuto: l’unico risultato è rallentare l’attività operatoria, senza mettere però a repentaglio la sicurezza dei pazienti (è impossibile avviare un intervento chirurgico se i macchinari non sono funzionanti).Fino al 31 dicembre la sala operatoria di elettrofisiologia era funzionante. Il personale medico è rientrato dalle ferie la mattina del 9 gennaio: il “sabotaggio” risale dunque alla prima settimana di gennaio.

«Il danno - dice il direttore di struttura Damiano Rivolta - è già stato ripristinato, i tecnici hanno lavorato per tutto il pomeriggio di martedì e da mercoledì mattina è tutto ripristinato. Peraltro non è stata mai interrotta l’attività grazie ad un by-pass provvisorio dei cavi danneggiati». Proprio quel by-pass ha consentito di operare il paziente portato in sala la mattina del 9 gennaio. «Stiamo facendo un’indagine interna per fare luce sull’accaduto».

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