Quattro dipendenti rimasti senza lavoro, si torna sul caso di Asme Servizi

Le reazioni Berna, ex presidente dell’azienda: «Non hanno saputo salvaguardare il personale». Chiesa, Pd: «L’errore più grave è stato esternalizzare diverse attività, ma si può salvare ancora»

Sorpresa per la mancata fusione con altre società, preoccupazione per i quattro dipendenti che perderanno il lavoro. La notizia della chiusura di Asme Servizi spiazza la politica erbese: da parte della minoranza si alzano voci critiche per una storia che avrebbe meritato una fine meno traumatica.

Contratti privatistici

Ieri il sindaco Mauro Capraniha chiarito alcuni concetti: Asme Servizi va liquidata entro la fine dell’anno, come disposto dalla legge Madia e come deliberato dal consiglio comunale; quanto ai quattro dipendenti, non c’è modo di assorbirli direttamente in Comune: hanno contratti di tipo privatistico e non hanno mai lavorato per la pubblica amministrazione.

Giorgio Berna, candidato a sindaco contro Caprani e consigliere comunale di Erba Civica, è stato presidente di Asme per due mandati nei primi anni duemila. All’epoca la società, che oggi si occupa solo della gestione della sosta, era un’azienda florida: gestiva la rete de gas, ma anche sul fronte dei servizi aveva molto da fare.

«Iniziammo a occuparci di cimiteri, manutenzione strade, neve, affissioni, del centro sportivo del Lambrone, dei parcheggi. Realizzammo il parcheggio dell’ospedale, il primo impianto fotovoltaico di Erba. Prospettai anche altri ambiti di impegno, come il teleriscaldamento, con un convegno e uno studio preliminare. Poi le giunte successive hanno abbandonato Asme al suo destino, svuotandola di servizi, fino ad esaurirne il ruolo».

E ora? «Adesso si liquida Asme, con una decisione presa a suo tempo, senza essere stati capaci di salvaguardare il personale. Bel risultato. Si doveva trovare una soluzione per tempo. E non si dica che non c’erano alternative».

Alberta Chiesa, capogruppo del Pd, ricorda che la chiusura è stata disposta dalla passata amministrazione «ma la nuova dovrebbe riprendere e approfondire la questione. Errore di fondo è stato svuotare Asme delle sue attività esternalizzandole, per salvarla si potrebbe almeno tentare di trovare accordi con i Comuni circostanti per farne un’agenzia sovracomunale per cimiteri, strade, parcheggi e pubblicità in modo da rispettare la legge Madia».

Il ruolo del Consiglio comunale

Chiesa auspica un coinvolgimento del consiglio comunale: «Ho visto che già nella prossima seduta si dovrebbe parlare di partecipate, spero sia l’occasione per approfondire un tema così importante che comporta la perdita di posti di lavoro».

Anche Doriano Torchio, capogruppo di Democrazia Partecipata, punta il dito contro lo svuotamento di funzioni. «Un tempo Asme gestiva di tutto, dal gas alle strade, ed era un’azienda florida. Poi è stata smembrata, alla fine le hanno tolto anche i cimiteri e sono rimasti solo i parcheggi. È una tragedia annunciata, la privatizzazione dei servizi ci ha portati fin qui».

Il pensiero va ai dipendenti. «È un vero e proprio licenziamento. Potranno partecipare ai concorsi pubblici, ma saranno al pari degli altri, come se non avessero mai lavorato per la città. Bisognava avvertirli prima, senza dare loro false illusioni».

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