Villa Candiani ospiterà un museo. Il sogno di Frigerio diventa realtà

Erba Gara d’appalto a settembre e avvio dei lavori entro l’anno per riqualificare la struttura. Ci saranno le collezioni dello scenografo e la storia del territorio. Progetto da 775mila euro

Il progetto esecutivo è pronto, la verifica preventiva è stata affidata a un professionista esterno. Se non ci saranno intoppi, a settembre aprirà la gara d’appalto per la riqualificazione di Villa Candiani e i lavori saranno aggiudicati entro la fine dell’anno: a quel punto il sogno di Eio Frigerio, il grande scenografo morto lo scorso 2 febbraio, diventerà realtà grazie all’impegno della moglie Franca Squarciapino, dell’architetto Marco Castellettie dell’amministrazione comunale.

Il progetto

Finanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto Make Como e da contributi provenienti da Roma, il museo di Frigerio è un sogno cullato da anni. La passata amministrazione di Veronica Airoldi, prima ancora di ottenere i fondi, ha individuato la sede in Villa Candiani, in via Crotto Rosa a pochi passi dal teatro Licinium: lì troveranno posto una collezione d’arte contemporanea lasciata da Frigerio alla città, un’esposizione interattiva sulla storia di Erba e del teatro mondiale.

Frigerio, ideatore e anima del museo, è morto all’inizio del 2022 prima di veder iniziare i lavori e con il progetto ancora in itinere. La moglie Squarciapino, l’architetto Castelletti (che lo ha assistito fin dall’inizio) e il sindaco Airoldi promisero che il sogno del grande scenografo sarebbe stato portato avanti fino al compimento: mesi più tardi, in piena estate e con una nuova amministrazione in carica, arrivano le prime soddisfazioni.

Gli interventi

Nei giorni scorsi è stato affidato l’incarico di verifica del progetto esecutivo relativo a tutti gli interventi di restauro di Villa Candiani, propedeutici all’allestimento del museo: se ne occuperà l’architetto Fulvia Mezgec di Legnano.

«Ci siamo: a settembre si potrà aprire la gara d’appalto per la sistemazione della villa»

«Il progetto esecutivo è pronto - annuncia Paolo Farano, il neo assessore alla cultura e ai lavori pubblici - la validazione esterna è un atto richiesto dalla legge per progetti di grosso importo». Il valore complessivo degli interventi, stando ai dati ufficiali del progetto Make Como, è pari a 775mila euro.

Al di là dei passaggi burocratici, questo affidamento significa una cosa sola: ci siamo. «Ci siamo - conferma Farano, che ora collabora a stretto contatto con Squarciapino e Castelletti - e se come credo dalla Soprintendenza non arriveranno rilievi particolari a settembre si potrà finalmente aprire la gara d’appalto per la sistemazione della villa». C’è tanto da fare: interventi edili, miglioramento dell’accessibilità, impianti.

«L’aggiudicazione potrebbe arrivare per la fine dell’anno - continua l’assessore - e all’inizio del 2023 si potranno vedere gli operai all’opera. Ci sarà quindi tempo per definire gli ultimi dettagli dell’allestimento interno e le modalità di fruizione del bene».

Le domande a cui rispondere sono ancora tante: giorni e orari di apertura, chi riceverà i visitatori, quanto costerà mantenere viva la struttura, come verrà protetto un edificio che custodirà opere di grandissimo valore. Temi che verranno affrontati da Farano e dai responsabili del progetto subito dopo l’estate.

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