Cantù, bar alla prova riapertura
«Pochi clienti e regole confuse»

Nel primo giorno di consumazioni il giro d’affari non è certo quello di una volta. La speranza dei gestori è che si possa al più presto utilizzare anche gli spazi all’interno

Sono ritornati i tavolini, e i baristi, ora, nel primo lunedì di zona gialla - ieri - sono tornati a servire caffè e prosecco ai clienti, seduti in attesa con l’immancabile mascherina. Peccato che il meteo incerto non sia d’aiuto in questo inizio settimana. Ma l’importante è cominciare. Non mancano i problemi. Si lamenta una scarsa chiarezza delle norme nazionali. Si spera che, sempre dal governo, arrivi il via libera al servizio nelle sale interne.

E qualcuno si augura di ricavare qualche spazio in più per i tavolini. Anche se non in tutte le strade, per questioni strutturali e di logica legata a viabilità e sicurezza, è possibile intervenire. Partenza con il morale alto, nonostante tutto.

E il registratore di cassa ancora da oliare. In primis, perché è lunedì. E anche se il parcheggio di piazza Marconi si presenta completo, il viavai d’inizio settimana è scarso.

Inoltre, è la fine del mese. E mai come in altri periodi si sta attenti ai soldi in tasca. Quando ci sono. Figurarsi se scarseggiano.

Per chi ha un’area esterna, è un bel sospiro di sollievo. Al 7’s Joe Cafè di piazza Garibaldi, Massi Fontana prova a guardare con ottimismo alla primavera che se non altro concede di lavorare. A differenza del periodo di restrizioni sin qui visto. «Stiamo prendendo le misure con le nuove regole, per capire come gestire al meglio la nostra attività, ci sono normative su cui possono esserci dei dubbi. Intanto si può ritornare al tavolo, e questo per noi è fondamentale- dice -. Speriamo a questo punto di tornare al più presto anche alla normalità. Resta infatti in vigore il coprifuoco», ricorda. Fino alle 22. Ma già dopo le 18, ecco il primo scarto non senza contraddizioni: è possibile infatti sedersi a un tavolo per un crodino o uno spritz, ma non prendere d’asporto una bottiglietta d’acqua.

Tina Mancuso, La Permanente, piazza Garibaldi, saluta il ritorno dei tavoli esterni con piacere. «Bene così, noi siamo fortunati ad avere spazio esterno e tavoli, ma comunque si dovrebbe pensare a far aprire anche all’interno. Anche a distanza di un paio di metri l’uno dall’altro, purché si possa però servire». Ad oggi, le temperature esterne, infatti, non aiutano.

Christian Galimberti

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