Rosa Camuna per don Roberto
«Un esempio preziosissimo»

Oggi in Regione menzione speciale per il sacerdote - Premi speciali anche per Giovanni Gastel alla memoria e Remo Ruffini

Como

L’opera «silenziosa ma straordinaria» di don Roberto Malgesini, il prete degli ultimi assassinato nel settembre scorso a Como da uno dei suoi assistiti, gli è valsa una menzione speciale alla memoria del Premio Rosa Camuna, attribuito dalla Regione Lombardia.

Don Roberto, non sarà l’unico comasco premiato, oggi, dal presidente Attilio Fontana: un riconoscimento alla memoria per la Cultura verrà attribuito al grande fotografo Giovanni Gastel, scomparso a marzo, discendenti di quei Visconti di Modrone che abitarono Villa Erba. Per Impresa, solidarietà e impegno un premio speciale del presidente verrà invece consegnato a Remo Ruffini, ceo di Moncler.

«La Lombardia torna finalmente a celebrare quest’anno in presenza la festa del suo popolo, dei suoi cittadini e dei suoi Comuni, e il valore di questa celebrazione insieme al riconoscimento che l’istituzione regionale vuole tributare ai propri cittadini assumono un significato particolare in questo momento di ripresa e di rilancio dopo le restrizioni causate dalla pandemia». Lo sottolinea il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi che oggi a partire dalle 16.30, insieme al presidente Fontana, presiederà nell’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia la cerimonia di consegna del Premio Rosa Camuna. Complessivamente sono stati assegnati cinque premi Rosa Camuna a fronte di 146 candidature pervenute, sottoposte al vaglio e all’esame di una apposita commissione composta dai componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e dai capigruppo consiliari.

La commissione di giuria, presieduta da Fermi, ha convenuto unanimemente di assegnare il Premio Rosa Camuna alla memoria dell’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso a febbraio in un attentato in Congo, al cardinale Giovanni Battista Re, a Giada Carla Lonati direttrice di Vidas, associazione che si prende cura dei malati inguaribili, a Confartigianato Imprese Bergamo e all’Associazione Sportiva Dilettantistica Briantea 84 di Cantù, «squadra di basket di grandi atleti in carrozzina. “Lo sport non ha limiti” è il loro motto e dal 1984 sono impegnati a dimostrarlo».

La menzione speciale alla memoria di don Roberto Malgesini, dice Fermi, «ha trovato anche il sostegno di numerosi cittadini e realtà del volontariato comasco. Con questo riconoscimento vogliamo pertanto portare all’attenzione di tutti l’opera silenziosa ma straordinaria di don Roberto nel fornire assistenza quotidiana agli ultimi e alle persone in difficoltà, certi che il suo esempio e la sua testimonianza costituiscono una eredità preziosa per l’intera comunità lariana e lombarda»

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