A Mariano un impianto di biogas vicino al depuratore: «Verrà prodotta energia dai rifiuti»

ComoAcqua Il presidente, Enrico Pezzoli, ha presentato i lavori da 15milioni. L’obiettivo: «Tutto ciò che è scarto sarà valorizzato per creare benessere al territorio»

L’ampliamento della ciclopedonale esistente, la realizzazione di un nuovo parcheggio, ancora, la creazione di un’area giochi così come di una zona didattica, infine, la sistemazione del Terrò.

Questi sono gli interventi promossi da ComoAcqua per dare nuovi servizi al quartiere che si estende verso Cabiate nell’ambito della costruzione dell’impianto di biogas accanto al depuratore di via Caravaggio a Mariano. Ad annunciarlo è stato il presidente della società che gestisce il servizio idrico in provincia, Enrico Pezzoli, pronto a raccogliere la sfida di inaugurare a giugno del 2025 l’impianto capace di trasformare gli scarti in energia, grazie a un investimento di 15milioni di euro, 10 dei quali dati a fondo perduto dal Pnrr.

Il sacchetto porta a porta

«Questo progetto fa proprio il principio di circolarità perché tutto ciò che è scarto verrà valorizzato per produrre benessere per il territorio» ha preso parola Pezzoli presentando il nuovo impianto ai cittadini, mercoledì sera, nella sala civica di piazza Roma. Perché l’impianto sarà alimentato dal rifiuto, quello raccolto porta a porta da Service24Ambiente che conferirà circa 30mila tonnellate tra gli scarti di cucine e mense, così come del verde, in via Caravaggio dove si uniranno alle 21mila 500 tonnellate l’anno di fanghi di risulta dal processo di depurazione delle acque nere, per produrre 750mila nmc l’anno di biometano.

Realizzato anche compost

L’energia così prodotta andrà ad alimentare la stessa struttura, il parco mezzi di entrambe le società, mentre l’eccedenza andrà a sostenere la rete comune di distribuzione del gas. Quel che non si trasformerà biogas, invece, diventerà compost per i cittadini così come il settore agricolo, a cui ne saranno distribuiti 8mila 700 tonnellate l’anno, mentre altre 8mila tonnellate diventeranno fanghi per l’agricoltura, a termine di un processo che porta un duplice beneficio a tutta la provincia comasca.

Perché da una parte ComoAcqua non dovrà più sostenere i costi per smaltire i fanghi che avranno una nuova vita sul posto dove sono prodotti, dall’altra si riducono le spese anche per Service24Ambiente che non dovrà più smaltire i rifiuti prodotti nei 13 paesi comaschi dove opera a Bergamo, ma all’interno della stessa provincia, a Mariano.

«Oggi portiamo avanti un progetto innovativo perché mette in comunicazioni settori da sempre pensati come verticali, ossia l’acqua, il rifiuto, l’energia e la mobilità» ha aggiunto Massimo Di Domenica alla guida di Service24 Ambiente.

Nato dalla sinergia di più realtà istituzionali, il progetto ha trovato il benestare del “Parco regionale delle Groane” perché valorizza la zona con la sistemazione dell’alveolo del Terrò, come spiegato dal presidente Emiliano Campi. Ma anche del sindaco Giovanni Alberti che ha detto: «Questa è la ciliegina sulla torta rispetto un percorso che il nostro Comune sta affrontando da tempo sul tema della sostenibilità. Qui trova realizzazione concreta il principio di circolarità permettendo alla nostra città di diventare un simbolo di come vengono spesi i soldi del Pnrr sul territorio. Anzi, non sono Milano, ma anche Mariano è in grado di spenderli, se vogliono mandarli qui».

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