Anche le messe colpite dal caro energia: quelle feriali spostate nelle chiese più piccole

Bollette Don Alberto (Figino, Carimate e Novedrate): «Più facili da riscaldare, costi ridotti». Don Paolo (Vighizzolo, Cascina Amata, Mirabello): «Il Catechismo sarà concentrato in tre giorni»

Messe feriali celebrate in chiese più piccole e cappelle, il catechismo concentrato in alcuni giorni della settimana, attenzione alle luci accese dove non necessario. Il rincaro delle bollette mette in difficoltà non solo le famiglie ma anche le parrocchie, alle prese con costi molto pesanti per illuminare e riscaldare chiese, oratori, spazi delle comunità.

La strada per cercare di alleggerirle? Fare squadra. Ovvero aderire al gruppo di acquisto della diocesi, centrale unica di acquisto che negozia la fornitura di energia e gas in base alle offerte più convenienti. E grazie al potere contrattuale che deriva proprio dal grande numero di parrocchie rappresentate riesce a strappare condizioni favorevoli. Momento complicato, che si aggiunge al progressivo calo di fedeli tra i banchi delle chiese, acuito dopo la pandemia. Il che significa anche, inevitabilmente, un calo nelle offerte.

Resta l’orario estivo ridotto

Al punto, conferma don Paolo Dondossola, responsabile della comunità pastorale Madonna delle Grazie, che comprende Brenna, Cascina Amata, Mirabello e Vighizzolo, che proprio a Vighizzolo si è deciso di mantenere l’orario estivo per le messe della domenica mattina, quindi celebrandone due invece di tre, perché sono sufficienti. Anche Madonna delle Grazie ha aderito al gruppo di acquisto diocesano per luce e gas, per ottenere bollette meno salate. «Abbiamo tantissime utenze – spiega – la voce di spesa più consistente, tra quelle ordinarie, è proprio questa. Quest’anno attueremo una politica di risparmio, staremo attenti. Per esempio, abbiamo deciso di accorpare il catechismo in tre giorni, mercoledì, giovedì e sabato mattina, così che non sia necessario riscaldare tutti gli spazi tutta la settimana. Siamo preoccupati, ma non allarmati».

Evitare gli sprechi

Anche nella comunità di San Paolo della Serenza, che comprende le parrocchie di Figino Serenza, Carimate e Novedrate, non si sono effettuati tagli alle attività, ma il tema è prioritario: «Stiamo facendo grande attenzione a evitare sprechi, innanzitutto – conferma don Alberto Colombo – e si faranno delle valutazioni, pensando per esempio a celebrare le messe durante la settimana dove sia più conveniente. Ogni parrocchia , comunque, si organizzerà come meglio ritiene». Una soluzione molto diffusa: invece di riscaldare le chiese parrocchiali – spesso enormi - per una manciata di fedeli, si opta per edifici sacri più piccoli. Perché i fedeli, soprattutto in settimana, sono pochi davvero. «La diminuzione della partecipazione alla messa ci preoccupa – ammette don Alberto – e non è solo una questione di offerte, sono i cammini spirituali a impensierirci. Credo che qualcuno abbia ancora timore, dopo il Covid». Nei prossimi giorni, prosegue, la curia ambrosiana ha in programma un incontro proprio sul tema energetico, e ci si muoverà anche sulla base di eventuali indicazioni in quella sede, dopo una riunione del consiglio affari economici.

Comunità d’acquisto

«Siamo alla canna del gas – prova a scherzare don Adeiano Spolaordi Vertemate con Minoprio – Anche noi intendiamo entrare a far parte della comunità d’acquisto della diocesi. Si dice di creare comunità energetiche, ma noi da soli non ce la facciamo e gli impianti sono datati. Dobbiamo sperare nei bandi. Abbiamo moltissimi spazi, che necessitano di lavori, ma in questo momento anche quanto raccogliamo attraverso le iniziative serve per coprire le spese, è estremamente difficile fare investimenti. Per ora prestiamo attenzione, anche in oratorio sensibilizzando a non tenere accese luci inutilmente».

A Cermenate, dice don Luciano Larghi, si può contare sulla cappella invernale di San Vito e sulla piccola San Vincenzo appena rimessa a nuovo, per le messe feriali, «quindi grossi problemi da questo punto di vista non ci sono per ora. Chiaramente sulle attività dell’oratorio dobbiamo sensibilizzare a prestare attenzione per evitare sprechi e faremo delle valutazioni».

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