Canturina bis, in arrivo un maxi investimento: dalla Provincia quaranta milioni

Viabilità Grande impegno di Villa Saporiti sul bilancio 2023 per la nuova tratta Cantù-Mariano. È pari alla metà della spesa totale (79) sulle strade del territorio. Tarantola: «Adesso il progetto»

È quanto messo nero su bianco, per il solo 2023, sulla tratta Cantù-Mariano della Canturina Bis: un investimento, previsto dalla Provincia, pari a 40 milioni di euro in una singola annualità, comparso in questi giorni sul bilancio preventivo triennale 2023-2025.

Una cifra importante, pari a circa la metà di quanto la Provincia investirà, nel corso dell’anno, sull’intero territorio. Fondi che, confermano gli uffici, arriveranno dalla Regione. Che si è già impegnata, ribadiscono da Villa Gallia, con un finanziamento complessivo da 95 milioni di euro, anche per gli anni seguenti, da qui, verosimilmente, al 2026.

Si procede con decisione nel realizzare il collegamento tra le due città, tra le più popolose del territorio provinciale dopo il capoluogo Como. La Provincia - presidente, Fiorenzo Bongiasca - nel bilancio triennale da poco approvato dal Consiglio provinciale, prevede un investimento, nel 2023, da 79 milioni euro nelle strade di propria competenza.

Poco più della metà di questo totale sarà destinato a un unico progetto: il “Nuovo collegamento Cantù-Mariano Comense Canturina Bis”, come viene definito nei documenti di sintesi.

Costo complessivo: 95 milioni

«La previsione è di 95 milioni di euro di fondi sovralocali più 2 milioni e 700mila euro della Provincia - ricorda l’ingegner Bruno Tarantola , dirigente dell’area sviluppo del territorio e trasporti - Ora procediamo con la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica: l’aggiudicazione del bando è recente». L’incarico, da 875mila euro, è stato aggiudicato a un raggruppamento temporaneo di imprese, la Gp Ingegneria Srl di Roma con Sintagma Srl, Icaria srl e l’ingegner Paolo Foti. Ieri, i progettisti erano già impegnati a raccogliere alcuni documenti chiesti dalla Provincia.

«Un primo trasferimento sarà pari al 10% del totale, quindi 9 milioni e mezzo di euro, quando però sarà terminata questa prima fase: uno stacco, da parte della Regione, della prima quota, a completamento della progettazione preliminare», dice Tarantola.

Un’opera complessa

Si afferma dalla Provincia che è prevista ovviamente anche la parte restante dei 95 milioni di euro. Più che una promessa da parte della Regione, come affermano gli uffici: «Il principio delle erogazioni dipende dal mutuo contratto da Regione nel 2020, una forma flessibile, che permette l’accensione in base alle esigenze». In sostanza: in base a quanto di volta in volta c’è da pagare. In questo modo, si evita di dover pagare somme eccessive in interessi.

Da capire, poi, effettivamente, se già nel 2023 ci sarà un primo acconto. Perché la progettazione del tracciato Gronda potrebbe imporre dei momenti di focus per le necessarie analisi che, nel caso, saranno da effettuare. Un progetto, in gran parte in galleria, che certo non è una strada qualsiasi. Sia per la conformazione del territorio collinare che attraversa, sia per il fatto che dovrà passare sopra quattro Comuni, fra Cantù, Carimate, Figino e Mariano: la complessità non manca.

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