Canturino post boom demografico: nell’ultimo decennio la popolazione non cresce più

La statistica Incremento costante dal 1992 al 2012, poi una stagnazione quasi generalizzata. Stabile Cantù, flessione per Alzate, Capiago, Cucciago e Figino (torna sotto i cinquemila abitanti)

Un’Italia sempre più vecchia e sempre meno popolata. Così, dopo trent’anni, il numero degli abitanti dei Comuni del Canturino ha fermato la propria crescita e vede un segno meno davanti. Sembra davvero lontano il decennio tra il 1992 e il 2002, che pure temporalmente così remoto non è, che portò un deciso incremento nella popolazione. A Senna Comasco, in quei dieci anni, crebbe del 60%, percentuale ineguagliata.

A Figino Serenza, invece, tra il 2012 e il 2022 si è scesi sotto la soglia dei 5mila abitanti, che segna il discrimine per venire considerati “piccoli Comuni”, con le possibilità anche normative che questo prevede. Il numero di abitanti dipende da molti fattori, dai flussi migratori e dal bilancio tra nascite e morti, che seguono ormai stabilmente andamenti divergenti, in continuo calo le prime, in continuo aumento i secondi. Con il biennio orribile del Covid.

Neonati in calo del 38%

Basti pensare che a Cantù nel 2008 i bambini venuti al mondo erano stati 415, nel 2020 257, 158 in meno, un calo del 38%. Per questo chiudono gli oratori e si tagliano sezioni negli asili. Il saldo naturale è negativo da oltre vent’anni, muoiono sistematicamente più persone di quante ne nascano. Passando in rassegna i dati Istat della popolazione emerge che il Comune del Canturino cresciuto maggiormente dal 1992 a oggi è stato Senna Comasco, passato da 1.754 abitanti a 3.161, un incremento del 44,5%. Anche se il boom si ebbe tra il 1992 e il 2002 – con tante nuove edificazioni – ben 1.030 abitanti in più, +60%. Anche la piccola Brenna ha avuto un incremento discreto, da 1.692 a 2.177, un 22%. E poi Carimate, 968 nuovi residenti in 30 anni, quasi 22%. A Capiago +984, quasi 18%, a Cucciago di 641 (18,6%), ad Alzate di 849 (17,5%), a Vertemate di 696 (quasi 17%), a Cermenate di 1.140 (12,2%), a Novedrate di 343 (11,8%), a Figino di 434 (8,7%). L’aumento meno significativo si è avuto proprio a Cantù: 8,2%, 3.232 abitanti.

Quota 40mila

Sono anni che, per praticità, si definisce Cantù una cittadina di 40mila abitanti. Ma in realtà quella quota continua ad essere sfuggente. O se è accaduto in questi anni di raggiungerla, decessi, trasferimenti e traslochi hanno imposto la retromarcia. Il dato Istat relativo al 2022 si ferma a quota 39.382, ma alla fine dell’anno si sono poi toccati i 40mila. Finché dura. Tra il 1992 e il 2002 tutti i Comuni sono cresciuti, tranne Cantù, che ha perso 982 abitanti. Tra il 2002 e il 2012 la crescita è continuata, con ben 717 abitanti in più a Capiago Intimiano, 620 a Figino – e infatti si superò la soglia dei 5mila abitanti - 579 a Carimate, 486 a Cermenate e 405 nella solita Senna. Vale soprattutto per Cantù, che vide un boom dell’edificazione e un aumento dell’immigrazione, registrando in quel decennio 3.866 abitanti in più, quasi l’11% di incremento.

Poi, dal 2012 al 2022, la curva s’è fatta discendente, nonostante i prezzi delle abitazioni e la qualità della vita nelle grandi città spingano molti a cercare casa in provincia.

La crescita maggiore si è avuta a Cantù, con un aumento di 348 abitanti. Ma comincia a esserci anche la decrescita: a Figino Serenza un calo di 291 abitanti, ad Alzate Brianza di 210, a Capiago di 78, a Cucciago di 23. Persino a Senna, di 28.

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