Città dei Balocchi forse ha trovato casa: «Cantù è interessata a ospitarla»

L’annuncio Il sindaco Galbiati, con il vice e l’assessore, ha già incontrato il coordinatore Brunati. «Entrare nel brand è un’opportunità importante per la nostra città , anche in un’ottica turistica»

Se Como ha deciso di fare a meno della Città dei Balocchi, non mancano proprio le amministrazioni che invece sarebbero ben felici di ospitare la manifestazione organizzata dal Consorzio Como Turistica, che per quasi 30 anni ha portato folle di visitatori nel capoluogo.

Tra queste anche Cantù, che aveva già avviato un dialogo nel 2019, interrotto bruscamente dalla pandemia.

Ma ora c’è tutta l’intenzione di riprenderlo, come conferma il sindaco Alice Galbiati: «Entrare nel brand Città dei Balocchi è un’opportunità importante per Cantù, anche nell’ottica del turismo di territorio, quindi confermo l’interesse ad una collaborazione più approfondita di quella già in essere». Decisamente troppo presto per ipotizzare se e come questo interesse si concretizzerà, ma la massima disponibilità e apertura sia da parte della manifestazione sia da parte del Comune è chiara.

Il primo sì da Cernobbio

Nelle scorse settimane è arrivata la decisione del nuovo sindaco di Como Alessandro Rapinese e della sua giunta di rinunciare alla Città dei Balocchi, per girare pagina, con un nuovo modello di gestione degli eventi che si chiamerà Natale a Como.

Da subito il Comune di Cernobbio si è fatto avanti e il sindaco Matteo Monti si è detto ben felice di dare ospitalità alla rassegna. Lo stesso vale per Cantù, tanto che il sindaco Alice Galbiati, il vice Giuseppe Molteni e l’assessore alla Cultura isabella Girgi hanno già avuto un incontro con il patron della manifestazione Daniele Brunati.

Nel 2019, nell’ambito di “Luci di Natale” il calendario di eventi natalizi proposti dall’amministrazione, si era già avuto un contatto e nel programma della Città dei Balocchi, iniziativa che richiama centinaia di migliaia di persone ogni anno e muove oltre 20milioni di euro d’indotto, era stato inserito un appuntamento canturino, La Casa di Babbo Natale, in scena a Villa Calvi. Si sarebbe voluto proseguire su quella strada, ma poi il Covid ha preso il sopravvento.

«Richiesti dati tecnici»

Oggi però si riparte proprio da lì: «Ci siamo fatti avanti – conferma Isabella Girgi – per capire se ci sia la possibilità di una collaborazione. Per ora è davvero presto per dire cosa succederà, ma si è trattato di un incontro proficuo, per scambiarsi delle idee. Ci sono stati richiesti dei dati tecnici, relativi a parcheggi, accessibilità, viabilità, che forniremo quanto prima».

Massima cautela, nessuna corsa in avanti. «Per il momento – conferma – è stata solo espressa da entrambe le parte la volontà di collaborare. Ci sembrava doveroso riprendere un discorso che era cominciato molto bene nel 2019 e che, causa forza maggiore, ovvero la pandemia, è stato interrotto». Prematuro, quindi, dire che forma potrebbe avere, nel Natale 2022, questa volontà di lavorare insieme. Verosimilmente, potrebbe significare ospitare uno o più eventi targati Città dei Balocchi. Intanto in piazza Parini si comincia a programmare il Natale.

Quest’anno, a mettere paura, sono le bollette, con costi energetici alle stelle. Ma le luminarie che vestono a festa il centro cittadino, si accenderanno ai primi di dicembre, come aveva già confermato Girgi, perché le luminarie utilizzate sono nuove, a led, e hanno un consumo energetico molto contenuto.

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