Denunciati due ragazzi di 18 e 21 anni aver bruciato il gazebo alla discoteca Spazio di Cantù

Il caso Forse è stata una vendetta dopo essere stati respinti all’ingresso del locale. L’accusa è di danneggiamenti

Due ragazzi già noti per essere stati individuati, in passato, come componenti di una delle baby gang di Cantù indagate dai carabinieri nel corso di questi anni, sono stati denunciati a piede libero dai militari del Nucleo Operativo Radiomobile e dai colleghi della stazione di Cantù in quanto sospettati di essere gli autori dell’incendio della copertura di un gazebo della discoteca “Spazio Renoir” avvenuto alle 5 della mattina dello scorso 9 aprile.

Si tratta, da quanto è stato possibile ricostruire, di un ventenne residente a Cantù e di un diciottenne residente a Cermenate ma di fatto domiciliato pure lui nella “Città del Mobile”.

L’ipotesi di reato su cui stanno lavorando gli inquirenti (che hanno segnalato l’accaduto alla procura di Como) è quella di danneggiamento seguito da incendio.

La svolta nell’attività investigativa si è avuta sia grazie alla raccolta di una serie di testimonianze, sia in seguito alla visione delle immagini degli impianti di videosorveglianza presenti nei pressi della discoteca, sia privati sia pubblici. Frame che sono poi stati comparati con le foto dei sospettati.

Il blitz sarebbe stato condotto in realtà da quattro persone. Per il momento tuttavia gli individuati e denunciati a piede libero sono due, entrambi come detto già noti alle forze dell’ordine in quanto vicini a baby gang del recente passato.

Secondo quella che è la ricostruzione, i sospettati – che quella sera volevano entrare nel locale notturno – sarebbero stati respinti all’ingresso e per questo motivo poche ore dopo si sarebbero ripresentati per “vendicarsi” dell’onta subìta.

Così avrebbero, intorno alle 5 della mattina nella notte tra l’8 e il 9 aprile, prima danneggiato un cancelletto dell’attività commerciale e poi avrebbero incendiato la copertura di un gazebo.

La notizia della denuncia a piede libero dei due ragazzi è stata data ieri direttamente dai carabinieri della Compagnia di Cantù. L’evento destò particolare scalpore a causa della centralità del locale pubblico interessato ma anche per le modalità con cui fu attuato.

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