Fallimenti e fuga di denaro verso la Svizzera. L’ex assessore voleva patteggiare 4 anni e mezzo. La Procura: troppo poco

Cantù L’ex assessore Claudio Ferrari rimane in carcere. Rito alternativo insieme al sindaco di San Siro e altri due. Quintavalle: posizione da definire la prossima settimana

Le strade di accusa e difesa sono delineate. Le scelte sono state fatte. Nel mezzo è rimasto solo il giudice, anzi, i giudici visto che il fascicolo si è diviso in due parti, una prima che vaglierà le posizioni di chi ha scelto l’abbreviato oppure di patteggiare la pena, una seconda con un solo indagato rimasto, l’ex assessore di Cantù Giorgio Quintavalle, che non ha imboccato la strada di alcun rito alternativo rischiando un eventuale rinvio a giudizio e il processo in un pubblico dibattimento.

Udienza preliminare, atto secondo

Si è tenuta ieri mattina la seconda parte dell’udienza preliminare – davanti al giudice Carlo Cecchetti – con al centro dell’attenzione l’inchiesta della guardia di finanza (coordinata dal pubblico ministero Antonia Pavan) che aveva riguardato la gestione di società che operavano esclusivamente nel settore immobiliare concludendo importanti operazioni di compravendita di terreni, realizzando ingenti profitti senza tuttavia versare al fisco quanto dovuto. Società, sempre secondo quella che è la ricostruzione fata in queste settimane dall’accusa, che poi venivano svuotate e fatte sparire.

Sono dieci le persone finite sul registro degli indagati, compresi due ex assessori della “Città del mobile”, il già citato Quintavalle, che è anche presidente della Sezione Salvamento della Federazione Italiana Nuoto, e Claudio Ferrari. Entrambi, nei giorni scorsi e prima dell’udienza, avevano chiesto la revoca (o l’attenuazione) della misura cautelare ancora in corso, il carcere per Ferrari e i domiciliari per Quintavalle. Istanze respinte dal gip ieri mattina dopo che il pm aveva espresso parere contrario. In aula sono invece state affrontate le scelte di tutti e dieci gli indagati. Ferrari e Quintavalle non avevano raggiunto l’accordo con la procura sui patteggiamenti: il primo ha quindi scelto di difendersi con il rito abbreviato, mentre in secondo non ha optato per riti alternativi.

La posizione di Quintavalle verrà dunque valutata la settimana prossima in una udienza che si terrà di fronte al giudice Walter Lietti. Con Ferrari in abbreviato, il 6 aprile, andranno invece il sindaco di San Siro Claudio Raveglia (47 anni), il padre Sergio Raveglia (residente a San Siro, 86 anni) e Domenico Scordo, 69 anni, di Figino Serenza.

Gli altri accordi sui patteggiamenti

Tutti gli altri hanno invece raggiunto un accordo con la pubblica accusa che ora dovrà essere ratificato nel corso della prossima udienza fissata per il 6 aprile che si terrà di fronte al giudice Carlo Cecchetti.

Fabrizio Arnaboldi, Cantù (51 anni) patteggerà 3 anni sostituiti dai lavori di pubblica utilità che dovrebbero essere quantificati (anche se il calcolo preciso deve ancora essere fatto) in oltre 2000 ore; Luca Della Fontana, residente in provincia di Varese (57 anni) dovrebbe chiudere con due anni e la pena sospesa; Sergio Molteni, residente in Brasile (72 anni, a lui la misura cautelare non fu mai notificata proprio perché all’estero) dovrebbe patteggiare due anni e mezzo in continuazione con una precedente vicenda; Giuseppe Greco di Cantù (74 anni) ha infine raggiunto un accordo per un anno sostituito con una pena pecuniaria, mentre Claudio Della Fontana sempre di Cantù (74 anni) dovrebbe vedersi ratificare il patteggiamento a un anno e quattro mesi.

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