Ferita dal marito con una spada: è grave
Tentato omicidio in via Magenta a Como

Operata d’urgenza al Sant’Anna: prognosi riservata. L’uomo in carcere al Bassone, era in stato confusionale

Un colpo di spada all’addome. Una ferita profonda che ha reso necessario un intervento d’urgenza in sala operatoria all’ospedale Sant’Anna per evitare il dramma. Una donna di Como, 55 anni, è ricoverata in prognosi riservata, mentre il marito più giovane di lei – 41 anni – è ora rinchiuso in una cella del carcere del Bassone di Albate. L’accusa è pesante: tentato omicidio aggravato dal legame esistente tra aggressore e vittima.

Mistero sul movente. Non si conosce il motivo che possa aver portato l’uomo a ferire la compagna in una casa di via Magenta, dove i due abitavano. Anche l’indagato, trovato in stato confusionale dai primi soccorritori, è stato trasportato (in condizioni non preoccupanti) all’ospedale di Cantù. Poi, come detto, il trasferimento in carcere dove ora si trova. Sulla vicenda stanno indagando gli uomini della polizia giudiziaria del pubblico ministero Giuseppe Rose, mentre il primo intervento e l’arresto del marito sono stati compiuti dalle volanti della polizia di stato.

Lei chiama i soccorsi

A chiamare e chiedere aiuto sarebbe stata direttamente la vittima, nella giornata dell’Epifania. Non è dato sapere al momento cosa possa aver portato al colpo di spada. All’arrivo del 118 e degli agenti, la donna aveva un importante taglio all’addome ma era cosciente. Le condizioni si sono tuttavia aggravate di lì a breve, costringendo al trasporto d’urgenza al Sant’Anna e all’operazione chirurgica per suturare la profonda ferita. La prognosi è riservata.

La moglie sarebbe stata colpita con una spada, una delle cinque (compresa una katana giapponese) che il marito teneva in casa. Armi bianche che sono state poste sotto sequestro al pari di un coltello. Marito e moglie vivevano nella casa di via Magenta insieme ai genitori dell’uomo che tuttavia erano assenti. I vicini non si sarebbero accorti di quanto stava avvenendo. A chiamare il 112 sarebbe stata la moglie subito dopo il gesto.

L’uomo, ora al Bassone, ieri mattina ha ricevuto la visita del proprio avvocato, Francesca Binaghi: «Non si è reso conto di quello che ha fatto – ha commentato il legale appena uscito dal penitenziario – Anche io oggi (ieri, ndr) l’ho trovato ancora in stato confusionale. Mi ha detto che ama sua moglie, che stava vivendo giorni di estrema sofferenza. Ma non ricorda nulla di quanto successo in casa e che non voleva farle del male».

Nessun precedente

Non vengono segnalate precedenti violenze tra marito e moglie. Pare addirittura che la donna, in ospedale con un filo di voce, abbia chiesto cosa fosse successo al marito supplicando di aiutarlo. Nessuno dei due aveva un lavoro stabile, lui disoccupato da tempo, lei con qualche occupazione saltuaria di poco conto.

Gli uomini delle volanti, i primi ad intervenire in via Magenta, hanno anche perquisito la casa sequestrando – oltre alle cinque spade e ad un coltello – una modica quantità di marijuana. A carico del 41enne non risultano però precedenti per droga. Pare tuttavia che qualche sostanza l’avesse assunta nella giornata di giovedì, anche se le verifiche al riguardo sono ancora in corso. La segnalazione dell’accaduto è stata girata al pm Giuseppe Rose che ha chiesto al giudice delle indagini preliminari Massimo Mercaldo la convalida dell’arresto e la misura cautelare della custodia in carcere. L’interrogatorio si dovrebbe tenere nelle prossime ore. L’accusa nei confronti del marito è, come detto, molto pesante: tentato omicidio con l’aggravante di avere agito contro il coniuge.

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