Il fiorista da Mariano a Sanremo
«Così colorerò il Festival»

Ramon Fumagalli è nello staff di 9 persone che si occupano degli allestimenti per la gara e il backstage: «Nei camerini soluzioni ad hoc per coccolare gli artisti»

I pronostici sul vincitore, i commenti tanto sui testi quanto sul presentatore. Buona parte dell’Italia si ferma davanti al piccolo schermo per guardare Sanremo in programma da oggi sulla Rai, ma pochi sanno che dietro i fiori simbolo dell’Ariston c’è un colorato mondo, quello del florovivaismo.

E nel 70° anniversario del “Festival della Canzone italiana” gli addobbi sono anche brianzoli grazie alla presenza tra le file della gigantesca macchina organizzativa di Ramon Fumagalli, fiorista che da Perticato di Mariano ha portato la sua manualità sulla riviera ligure.

«È un’emozione bellissima lavorare in un team così esteso dove tutti remano verso un unico obiettivo» commenta il marianese chiamato a prestare la propria creatività all’interno di una squadra di nove persone che si occupano dell’allestimento del “PalaFiori” così come dei camerini degli artisti e piazza Colombo.

«Ci alziamo la mattina presto e subito ci mettiamo a lavoro per addobbare con le creazioni gli spazi richiesti sia dalla direzione che, ad esempio dagli chef per cui abbiamo realizzato un allestimento dove i fiori si uniscono alla frutta» spiega Ramon che svela qualche piccolo segreto del mestiere.

«All’interno delle sale dove la temperatura è più alta, mettiamo orchidee bianche e rose inglesi, fiori che resistono. Per le pareti, invece, le felci mentre per i camerini dipende, uno lo abbiamo colorato con il giallo dei tulipani perché gli artisti li dobbiamo anche un po’ coccolare».

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