Indagine sui fallimenti immobiliari: l’ex assessore Quintavalle è stato rinviato a giudizio

Cantù La decisione presa al termine di due ore e mezza di camera di consiglio in Tribunale. Quintavalle si trova agli arresti domiciliari, i suoi legali hanno chiesto la revoca della misura

Giorgio Quintavalle, 50 anni, nato a Cantù ma residente a Morcote in Svizzera, già assessore della “Città del Mobile” e presidente della Sezione Salvamento della Federazione Italiana Nuoto, è stato rinviato a giudizio nella serata di ieri al termine di una udienza lunga, iniziata alle tredici.

Il giudice Lietti

A decidere è stato il giudice Walter Lietti, che si è pronunciato dopo una camera di consiglio durata due ore e mezzo. Gli avvocati della difesa, Marco Franzini e Arnaldo Giudici, avevano presentato una serie di eccezioni preliminari che non sono state accolte. Ancora da sciogliere la riserva invece in merito alla sostituzione della misura cautelare (oggi Quintavalle è ai domiciliari): i legali hanno chiesto o la revoca o comunque l’attenuazione della stessa con una meno afflittiva, ma il gup si è riservato di decidere.

La posizione di Quintavalle, ieri presente in aula ma non alla lettura del dispositivo, era stata stralciata rispetto a quella degli altri indagati dalla procura di Como (pm Antonia Pavan) nell’ambito di una inchiesta della Guardia di finanza sulla gestione di società che operavano nel settore immobiliare. Quintavalle infatti, l’unico a non voler percorrere la strada dei riti alternativi come il patteggiamento oppure l’Abbreviato (con un eventuale sconto di pena), aveva optato per proseguire da solo rischiando anche il rinvio a giudizio come è avvenuto ieri. L’udienza, di fronte al Collegio di Como, è stata fissata per il 2 maggio e dunque il cinquantenne brianzolo si difenderà in un pubblico dibattimento.

Tutti gli altri coinvolti in questa vicenda giudiziaria (compreso l’altro ex assessore di Cantù, Claudio Ferrari, 54 anni), compariranno di fronte al giudice Carlo Cecchetti in aprile. Ferrari e Quintavalle non avevano raggiunto l’accordo con la procura sui patteggiamenti: il primo aveva quindi scelto di difendersi con il rito Abbreviato, mentre il secondo – come detto – non ha voluto affidarsi a riti alternativi. Con Ferrari in Abbreviato, il 6 aprile, andranno invece il sindaco di San Siro Claudio Raveglia (47 anni), il padre Sergio Raveglia (residente a San Siro, 86 anni) e Domenico Scordo, 69 anni, di Figino Serenza.

Chi ha patteggiato

Tutti gli altri hanno raggiunto un accordo di patteggiamento con la pubblica accusa che ora dovrà essere ratificato nel corso della prossima udienza. Fabrizio Arnaboldi, Cantù (51 anni) patteggerà 3 anni sostituiti dai lavori di pubblica utilità che dovrebbero essere quantificati (anche se il calcolo preciso deve ancora essere fatto) in oltre 2000 ore; Luca Della Fontana, residente in provincia di Varese (57 anni) dovrebbe chiudere con due anni e la pena sospesa; Sergio Molteni, residente in Brasile (72 anni, a lui la misura cautelare non fu mai notificata proprio perché in tutti questi mesi è sempre rimasto all’estero) dovrebbe patteggiare due anni e mezzo in continuazione con una precedente vicenda; Giuseppe Greco di Cantù (74 anni) ha infine raggiunto un accordo per un anno sostituito con una pena pecuniaria, mentre Claudio Della Fontana sempre di Cantù (74 anni) dovrebbe vedersi ratificare il patteggiamento a un anno e quattro mesi.

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