La cameriera accusa il pizzaiolo: «Mi ha violentato in bagno». Ma lui nega e il giudice passa all’udienza preliminare

L’indagine La Procura chiede il rinvio a giudizio per il titolare del locale. Le avrebbe promosso un aumento in cambio del silenzio

La cameriera accusa il pizzaiolo: «Mi ha violentato in bagno». Ma lui nega e il giudice passa all’udienza preliminare
Ancora da fissare la data dell’udienza preliminare
(Foto di archivio)

Da una parte c’è una cameriera di una pizzeria del Comasco che accusa il proprio capo di averla violentata nei bagni del locale dopo la chiusura, con tanto di richiesta successiva di silenzio con le forze dell’ordine in cambio di un aumento di stipendio. Dall’altra parte c’è lo stesso responsabile dell’attività che nega tutto, arrivando a dire di non aver avuto mai alcun rapporto sessuale con la vittima.

È una storia complessa, difficile da ricostruire, quella su cui la procura di Como ha comunque svolto una lunga serie di indagini arrivando a chiedere al giudice delle indagini preliminari il rinvio a giudizio dell’uomo, un trentacinquenne residente a Cantù di cui non forniamo il nome a tutela dell’anonimato della vittima.

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