La “cuoca” Carolina ha vinto il cancro: «Cucinare mi ha dato tanta forza»

La storia Ha 56 anni, è un’apprezzata blogger, e ha dovuto combattere con un tumore al seno. «Nei duri mesi della chemio ho deciso di riprendere a preparare i piatti, ora è anche un lavoro»

Una forza e un’energia che fuoriescono dai piatti, ma che soprattutto vengono trasmesse dall’incontro con Carolina Falco, 56 anni, di origini campane, che è una cuoca, una Cesarina e ormai una blogger ed esperta delle cooking class, dell’ospitalità e di ogni forma dello star bene a tavola. Una passione, che ha sempre avuto, ma che è diventata vera e propria progettualità dopo il 2016, anno difficile per la cuoca, nel quale ha però saputo trasformare la prova e la sofferenza in rilancio e opportunità: «Ho avuto purtroppo un tumore al seno e mi sono dovuta fermare per le chemio e le cure a cui mi sono dovuta sottoporre – racconta – In quei lunghi mesi ho però deciso di riprendere in mano il mio grande amore per la cucina e ho iniziato a scrivere nero su bianco le ricette, che a mia volta ho ricevuto dalla mamma, dalle nonne e dai mie parenti».

«Passata la malattia, mi sono lanciata in questa avventura: all’inizio avevo vergogna anche di essere ripresa da mia figlia Simona, la mia regista, che mi riprendeva per le ricette»

«Mio marito e i miei figli sono stati la mia forza e il mio sprone, spingendomi a coltivare sempre di più questa passione e soprattutto a condividerla con gli altri. Da buona campana, la mia casa da sempre è stata punto di ritrovo e di grandi pranzi e cene per parenti, amici e conoscenti. Perché non condividere con persone estranee queste stesse passioni? Da lì è nato tutto l’iter fino al blog, al canale Youtube, all’ingresso nel club delle Cesarine e alla trasformazione della mia casa in una sorta laboratorio di cucina».

Cesarine è la più antica rete di cuoche casalinghe d’Italia, che aprono le porte della propria casa a viaggiatori provenienti da tutto il Mondo, offrendo loro esperienze immersive in location suggestive. Dal 2019, Cesarine è comunità diffusa Slow Food per la salvaguardia della cucina tradizionale italiana.

«Mi dedico a insegnare la pasta in tutti i suoi tagli, i pizzoccheri nella ricetta tradizionale valtellinese, ma mi diletto anche con nuove rivisitazioni»

Passata la malattia, mi sono lanciata in questa avventura: all’inizio avevo vergogna anche di essere ripresa da mia figlia Simona, la mia regista, che mi riprendeva per le ricette sul mio canale – racconta – Ho deciso di chiamare il canale e il progetto Ricotta&Grano perché non potevo certamente dimenticare le mie radici culinarie, celebrando così gli ingredienti principali della pastiera napoletana. Come Cesarina sono chiamata a esaltare e far conoscere la cucina lombarda. Ecco allora che mi dedico a insegnare la pasta in tutti i suoi tagli, i pizzoccheri nella ricetta tradizionale valtellinese, ma mi diletto anche con nuove rivisitazioni. Ho proposto una ricetta con ravioli fatti col grano saraceno, ripieni di bresaola e ricotta, che sono la giusta alternativa estiva ai pizzoccheri».

La ricetta preferita

Quale è la ricetta che viene più richiesta? «Sicuramente le polpette di polenta con un sughetto con la luganega – commenta – Poi ovviamente la miascia e altri prodotti locali». Nel laboratorio casa di Carolina, sostenuta e aiutata dal marito Antonio Baccillieri e dalla figlia Simona, arrivano soprattutto turisti americani o inglesi.

«Nel 2022, periodo post Covid, il 90 per cento erano americani, che spesso hanno nonni italiani - - racconta – Per loro l’esperienza è davvero un’emozione che li riporta alle loro radici e io, da emigrata al Nord, li capisco perfettamente. Vedere la gioia e l’emozione di chi partecipa ai corsi e poi si ferma a tavola con noi, mi rende davvero felice. Como e il nostro territorio dovrebbero imparare sempre di più a fare rete e a promuovere il turismo».

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