La strana storia dei lampioni accesi anche di giorno

Cantù Il caso di via Virgilio è stato risolto, ora però il problema si ripropone un’altra volta in città. L’assessore: «Non c’è aggravio per il Comune, si paga un canone annuo. Ma non deve succedere»

Il particolare virus che affligge alcuni punti luce si estende: dopo via Virgilio, dove i lampioni sono rimasti accesi durante le ore di luce per dieci giorni, prima di essere infine tornati alla normalità, tocca a un altro indirizzo, via IV Novembre. La colpa sarebbe di alcune antenne, arrivate con una fornitura esterna, in grado di far impazzire i lampioni dell’illuminazione pubblica.

Conseguenze: le nuovissime luci a led in cima ai pali scambiano il giorno per la notte. Con il sole, entrano in funzione. Risultato: uno spreco di energia in un momento in cui si parla di quanto sia importante risparmiare per la scarsità di materie prime. Se non altro, al municipio, riferisce tanto l’Amministrazione comunale quanto Coopservice, la cooperativa che ha in gestione il servizio attraverso il partenariato privato, non viene addebitato un euro in più. Anche se sia al Comune che all’azienda, impegnata a risolvere il problema, non piace per nulla vedere le luci accese in pieno giorno.

Accordo con Coopservice di 15 anni

E, ovviamente, nemmeno i cittadini gradiscono. Sono stati i residenti, infatti, a segnalare prima il caso di via Virgilio. Ora, via IV Novembre. Del resto, tra bollette quadruplicate e il gas che non arriva più dalla Russia, è argomento di discussione anche il dramma di lasciare la luce accesa nel ripostiglio. Figurarsi vedere i lampioni accesi in pieno giorno. Da qui le segnalazioni indignate al giornale.

Chi paga il conto dello spreco? Non il Comune, dice l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Cattaneo, che ha stretto già da qualche anno un accordo con Coopservice di 15 anni tra fornitura e manuntenzione. Per esclusione: questione che riguarda Coopservice. «Non c’è nessun riflesso dal punto di vista economico per il Comune - premette Cattaneo - Se succedono cose di questo genere, il Comune non paga nulla in più. Ma sono cose che non devono accadere. Ragion per cui noi, comunque, segnaliamo il tutto alla società. Colgo l’occasione per dire che qualsiasi cittadino che dovesse riscontrare questi problemi può segnalare quanto vede a [email protected]».

Cattaneo: «Intollerabile»

«Invitiamo a segnalare via mail - ribadisce Cattaneo - Qualsiasi spreco non è tollerabile. Anche noi lo segnaliamo all’impresa. Ci pare di capire che ci sia qualche malfunzionamento sui crepuscolari». Più esattamente, Coopservice, la società che ha inglobato Gesta - la mail, viene detto, è comunque attiva - riferisce che si tratta di un problema ad alcune antenne di un fornitore. Si tratta di una questione che riguarda 15 lampioni su circa 5mila. E in realtà non è nemmeno la prima volta che succede: il problema è stato più volte segnalato. E si è anche ripresentato dopo un primo intervento.

Le antenne, in qualche modo, attivano l’accensione o lo spegnimento, come se un software, dice Coopservice, fosse andato in tilt. E questo provoca l’accensione durante le ore diurne.

Coopservice è entrata in azione. Ribadisce come l’accensione nelle ore diurne sia un peccato. Si conta di intervenire non appena sarà possibile per risolvere il problema - che talvolta si ripresenta a sprazzi - in modo definitivo, verosimilmente con delle antenne nuove. Non senza il fastidio, al momento, di saperle di tanto in tanto accese.

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