Le vetrine rovinate dopo i lavori in piazza: la negoziante fa causa al Comune

Il caso La protesta della commerciante Beatrice Firzi: «Se passano auto e bus, schizzi di poltiglia sul negozio. Abbiamo mandato solleciti tramite il nostro avvocato»

Non solo le lastre ballerine, come succede ogni tanto, ma anche una piazza Garibaldi, dopo gli ultimi lavori, in grado di gettare poltiglia sulle vetrine della tabaccheria all’angolo di via Roma.

Un problema per cui ora Beatrice Firzi, dopo mesi di schizzi di materiale edile sulla sua attività, ha deciso di schierare l’avvocato: il suo legale ha già scritto due lettere al Comune. Nell’attesa di una risposta dal municipio, nelle lettere si preavvisa sin d’ora che eventuali danni saranno imputati al Comune: l’anticamera di una possibile richiesta di risarcimento.

La segnalazione

«Da 5 luglio ad oggi non è stato fatto niente da parte dell’Amministrazione comunale per la sistemazione della pavimentazione. Il mio avvocato ha sollecitato più volte il problema ma risposte zero. Dopo l’ultimo temporale naturalmente mi sono trovata le vetrine ancora sporche», dice Firzi. Ci sono schizzi anche a quattro metri d’altezza. «Passano anche i bus: gli schizzi provocati da un punto da cui esce il materiale arrivano fin lì», dice.

Le lettere mandate al municipio portano la firma dell’avvocato Davide Giussani. «Come ripetutamente, ed invano, segnalatovi dalla mia assistita, a seguito delle opere di rifacimento e manutenzione del manto stradale di piazza Garibaldi, risalenti agli inizi di giugno, si verificano accadimenti che, oltre ad essere spiacevoli, pregiudicano fortemente gli interessi commerciali della stessa», scrive.

«In ragione del transito dei veicoli e, verosimilmente, di una mancata rifinitura a regola d’arte, la circostanza è foriera di importanti ripercussioni negative sull’attività della signora Firzi, la quale è costantemente chiamata ad intervenire per rimuovere i residui, al fine di impedire che vadano a danneggiare le vetrine e il funzionamento dei distributori automatici - scrive il legale - La signora Firzi sollecita un vostro tempestivo e risolutivo intervento, preavvertendovi che eventuali danni che medio tempore conseguissero ai beni di sua proprietà saranno imputati a vostro esclusivo fatto e colpa».

Dovrebbe pagare l’impresa

Seconda lettera, inviata in questi giorni: «Annoto con dispiacere la mancanza di riscontro alcuno e, tanto più, l’omessa risoluzione della problematica oggetto di contestazione, aggravatasi in occasione dei temporali. Alla riapertura dello studio dopo l’imminente chiusura estiva, in assenza di una vostra chiara presa di posizione, mi riterrò libero di dar seguito al mandato ricevuto per la miglior tutela degli interessi della mia patrocinata, la quale non è intenzionata ad attendere oltre».

Il Comune è al corrente della situazione. Si riferisce che i lavori sulla piazza sono coperti da garanzia: dovrebbe essere l’impresa, a intervenire. Ma sembra che non sia semplice. Intanto, dalla tabaccheria, tira vento di causa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA