Macchine incolonnate sul prato per la manifestazione “no Canturina bis”

Figino Serenza Appuntamento domenica 19 dalle 10.30 nell’area verde del parco della Brughiera, vicino alla Cascina Moia

Un’immagine, spesso, vale più di mille parole. Per questo il comitato che si oppone alla realizzazione della Canturina bis vuole mostrare che aspetto avranno le aree oggi ancora verdi a Figino Serenza che ricadono nel parco regionale delle Groane e della Brughiera Briantea, se da lì davvero passerà una strada.

L’appuntamento è per domenica 19 febbraio a partire dalle 10.30 nei prati vicino alla Cascina Moia, una manifestazione organizzata dal “Coordinamento per la mobilità sostenibile - no Canturina bis”, creato da 26 realtà ambientaliste del territorio che si oppongono fermamente a un progetto che, qualunque tracciato abbia, viene ritenuto datato e dannoso, pensato per una mobilità vecchia e inquinante.

«Simulazione di quel che sarà»

«Intendiamo proporre una simulazione di quello che sarà l’impatto della strada – spiega Matteo Aiani - raggiungeremo i prati della cascina Moia e con le auto in colonna mostreremo quale sarà l’effetto sul parco regionale se la strada venisse realizzata. Hanno garantito la propria presenza anche degli agricoltori di Figino».

Dalla Provincia arrivano rassicurazioni sul fatto che si farà ricorso a scelte progettuali per mitigare l’impatto. Ma l’unica scelta valida in questo senso, secondo il coordinamento, è non realizzare la strada: «Già oggi si vede chiaramente l’impatto della bretella di Cucciago - continua -. E anche a Figino si rischia la stessa fine. La Canturina bis è un’opera costosissima che non affronta il tema del traffico in maniera efficace, quando invece bisognerebbe investire sul trasporto pubblico, rilanciare le ferrovie».

Il lavori del primo lotto dell’opera, tra Cucciago e Cantù, un bretella lunga circa un chilometro che si snoderà fino a sbucare su corso Europa, sono avviati e dovrebbero essere conclusi per l’estate. Ma la parte preponderante è rappresentata dai sette chilometri di strada che hanno ottenuto un contributo da 95 milioni di euro dalla Regione e che metteranno in collegamento Cantù e Mariano Comense. La progettazione preliminare è stata appaltata a uno studio di ingegneria di Roma.

I costi dell’opera

Solo quando questa sarà terminata sarà possibile conoscere il reale costo della Canturina bis, oggi stimato in circa 200 milioni di euro. I Comuni interessati – Cantù, Carimate, Figino Serenza e Mariano Comense - hanno confermato, nero su bianco con una delibera, di condividere il documento della Provincia di fattibilità delle alternative progettuali che ha individuato la soluzione B, detta Gronda, quale, si legge «soluzione progettuale più adeguata, rispetto alle altre due alternative analizzate, ritenendola “molto più efficace sia economicamente, che dal punto di vista della gestione dei flussi veicolari” prevedendo anche “un minore impatto in termini urbanistico-ambientali”.

Il tracciato in questione prevede che da Cantù, da corso Europa, si passi da Montesolaro, e da Figino Serenza. Tracciato che attraversa anche aree verdi del parco delle Groane.

© RIPRODUZIONE RISERVATA