Palazzetto, ok dal Credito Sportivo: primo progetto italiano con il sigillo della “legge Stadi”. «Un modello anche per gli altri»

La casa del basket Il presidente Abodi: «Innovativo e all’avanguardia». Mauri: «Ciò attesta la validità del nostro impegno»

In un certo senso, è il basket che fa un gol al calcio. Perché il percorso per il palazzetto dello sport di Cantù Next, già giunto, per corso Europa, a un primo traguardo, nell’ottica di dare una nuova casa alla Pallacanestro Cantù, è lo stesso che si sta seguendo, per gli stadi, anche a Bologna, serie A, e a Cagliari, serie B. Come afferma l’Istituto del Credito Sportivo, la città di Cantù e la sua nuova arena mettono a segno un primato: il progetto di Cantù Next è infatti il primo, in tutta Italia, a ottenere - nello scenario della cosiddetta “legge Stadi”, la normativa che definisce i termini di relazione tra pubblico e privato per la costruzione di nuovi impianti sportivi - la dichiarazione di pubblica utilità con vidimazione finale della conferenza dei servizi decisoria. Che, di recente, ha approvato il progetto definitivo.

In questi mesi è prevista la gara. Quindi, l’apertura del cantiere a inizio 2023. E l’obiettivo di entrare nel nuovo palazzetto per la stagione 2024/2025. Ad oggi, sono stati due anni e mezzo di lavoro di Cantù Next, supportata anche dallo stesso Credito Sportivo - sott’occhio, decine di situazioni in corso in tutta Italia - che ha iniziato a collaborare con Cantù Next nel dicembre 2019, come advisor strategico e coordinatore dello sviluppo del progetto.

Il percorso sin qui visto viene indicato dal Credito Sportivo a modello per chi, in Italia, intende realizzare strutture per lo sport. «L’arena di Cantù - dichiara il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Andrea Abodi - è un progetto innovativo e all’avanguardia, anche per le modalità di collaborazione che si sono sviluppate tra i promotori privati, il club, l’Amministrazione comunale e Regione Lombardia. Un’opportunità unica per la crescita del club e del territorio, con preziosi benefici che si trasferiranno sulla comunità locale. Il nuovo impianto e le modalità attuative potranno rappresentare un modello di riferimento anche per altri club italiani, in una fase nella quale c’è assoluto bisogno di sviluppo sostenibile delle infrastrutture sociali, incluse quelle sportive».

«Questo traguardo di tappa - aggiunge Andrea Mauri, amministratore delegato di Cantù Next - attesta la solidità del progetto oltre che l’altissima professionalità e competenza dei numerosi tecnici e consulenti che hanno portato avanti con determinazione un lavoro encomiabile. Vorrei ringraziare il presidente Abodi e i suoi collaboratori per averci guidato nel creare una squadra di eccezionale profilo».

«Altissima professionalità»

«Il cambiamento importante - aggiunge Mauri - è che il territorio canturino e comasco ha saputo unirsi nel sostegno a un progetto di eccellenza, potendo contare anche sul prezioso appoggio dell’Amministrazione comunale, delle istituzioni e di tutti gli enti coinvolti. Vorrei ringraziare i 23 soci di Cantù Next, i partner e le 100 aziende sponsor di Pallacanestro Cantù per aver creduto in un progetto che inizialmente sembrava un sogno. Ma che giorno dopo giorno si sta facendo sempre più concreto».

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