Sì all’osservazione presentata dagli ambientalisti al piano territoriale della Canturina Bis: Parco contro Provincia

Mobilità Il direttore Girelli: «Se vogliamo o no una strada nell’area regionale? La linea è no». Bongiasca: «È in galleria». Ritenuto inaccoglibile anche il tracciato della tangenziale di Mariano

L’osservazione al Ptc, il piano territoriale del Parco regionale delle Groane, presentata dagli ambientalisti, riuniti nel Coordinamento per la mobilità sostenibile No Canturina Bis, è stata accolta.

«Si ritengono inaccoglibili negli strumenti urbanistici del parco i tracciati della cosiddetta Canturina Bis e della tangenziale ovest di Mariano, prospettate all’interno dei confini del Parco e in aree di pregio ambientale», l’osservazione protocollata dal portavoce Matteo Aiani.

Il Parco concorda: «Si propone l’eliminazione dalle tavole del Ptc della “viabilità di previsione vigente” e di ogni tracciato riportato sulle stesse».

Come riferisce a La Provincia il direttore del Parco Mario Roberto Girelli: «La linea del Parco è: se vogliamo o no una strada nel parco, la linea è no», dice.

«Tracciato più a bordo parco»

Anche se, dall’alto, la volontà politica potrebbe comunque portare a realizzazione la Canturina Bis tra Cantù e Mariano, emergono intanto delle visioni ben diverse da parte del Parco, anche in contrasto con il tracciato Gronda della Provincia.

«Le strade, se possibile, meglio se fuori dal Parco - dice Girelli - In Provincia noi avevamo proposto il tracciato più a bordo parco». Comunque stralciato pure questo, nell’accogliere l’osservazione degli ambientalisti. «Il nostro Piano non identifica le reti viabilistiche, le reti vengono identificate dagli strumenti urbanistici come Pgt e Ptcp - spiega il direttore - Su indicazione della Regione, non abbiamo apposto nessuna strada perché non è competenza nostra. Il Parco, nel momento in cui ci sarà il progetto di realizzazione della strada, si esprimerà sull’impatto ambientale, e lì ci saranno le valutazioni, sulla tutela dell’avifauna, sull’eventuale interruzione dei corridoi ecologici. Ad oggi non abbiamo strumenti per dire né sì, né no. Nel momento in cui la Regione o la Provincia definirà il percorso, ci esprimeremo».

La sorpresa

«Il Piano inoltre lo approva Regione Lombardia - aggiunge - Che oggi si dica che il Parco non ha accettato le osservazioni perché non è d’accordo è un errore sostanziale, non siamo né favorevoli né non d’accordo, il principio è che preferiamo che il parco resti parco. Quando qualcuno tirerà una riga e dovrà mandare il progetto al Parco, in quel caso ci esprimeremo».

Intanto, c’è soddisfazione tra gli ambientalisti.

«Il Parco si è schierato contro la Canturina Bis - dice Aiani - Non ce l’aspettavamo. È un ottimo risultato per il Coordinamento: grazie alle persone che ci hanno sostenuto».

Per Gianni Del Pero, presidente del Wwf Insubria: «Apprezziamo che il Parco abbia fatto fino in fondo il suo dovere. Invitiamo tutte le Amministrazioni comunali e provinciali a prendere atto di questa incompatibilità». Il presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca rimarca un aspetto: «Il tracciato è in galleria».

«Solo 250 metri in superficie»

Entra nello specifico il dirigente della Provincia Bruno Tarantola: «Il tracciato Gronda si sviluppa in superficie nel parco per appena 250 metri, mentre il tracciato più vicino a quello del Pgt sbuca all’aperto per 600 metri. La galleria sarà artificiale, al di sotto di qualche metro. Con la tecnica del cut and cover (taglia e copri, ndr), lo scavo verrà ricoperto dall’erba in breve tempo». Nel mentre: la posizione del Parco.

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