Una donna a spasso con il cane a Santa Naga e le minacce del cacciatore: «Ho tre colpi. Ti ammazzo»

Cantù Il racconto della signora:«Mi ha mostrato il fucile urlando che mi ammazzava, mi ha detto “Un colpo per te e uno per il cane”»

«Il cacciatore mi ha mostrato il fucile a tracolla sulla spalla sinistra, spostava su e giù la mano destra per indicarlo bene, come a dire: sono armato. E poi mi ha detto: “Ho tre colpi. Uno è per te, uno è per il tuo cane...”. Gli ho risposto, gli ho detto “Ti senti grande perché hai un fucile in mano”, gli ho urlato delle parolacce. E lui mi ha detto: “Ti ammazzo”, ripetuto almeno un paio di volte. Minacce di morte».

Così racconta la 42enne che ha chiamato i Carabinieri per quanto accaduto domenica mattina, verso le 9.30, nei sentieri al di sotto della cascina Santanaga, a Fecchio. Presto presenterà denuncia. Prima spera però di identificare l’uomo, che descrive come un uomo di circa 70 anni, capelli bianchi, berretto con visiera beige, giubbetto smanicato, stivali. In compagnia di un altro compagno da caccia. Con loro, due cani, tipo razza breton, bianchi e neri. I due si sarebbero quindi diretti verso via Ovidio, dove si trova l’agriturismo La Cascina di Mattia, e dove, all’esterno, potrebbero aver parcheggiato l’auto. «Preferirei una denuncia circoscritta e non contro ignoti», dice colei che subito le minacce.

La donna, in quel momento, era a passeggio con la sua femmina di pitbull. Riferisce: ben tenuta al guinzaglio corto, circa un metro. «I cacciatori avevano i cani slegati, in un punto dove credo che non possano girare con i cani liberi. La mia era super tranquilla. Questo signore, gridando, ha detto, neanche gentilmente: “Devi mettere la museruola a quel cane”. E infatti l’ho sempre con me, e in un luogo affollato la metto su di lei, non in un campo. Quando gli ho detto che avrebbe dovuto tenere i cani legati, mi ha risposto urlando con uno sguardo da psicopatico. E mi ha minacciato di morte».

Domenica mattina, riferisce la donna, altri si sono lamentati per la vicinanza degli spari ai sentieri: «C’era stato poco prima uno sparo molto vicino a dove ho incontrato la proprietaria di un altro cane: ci siamo spostate da lì. Ho incontrato una coppia che ha un cane. Mi hanno detto: “Anche a Brenna abbiamo paura degli spari dei cacciatori”». Di più: «Ho incontrato una persona che conosco, anche lui proprietario di cani. Mi ha detto che aveva appena finito di litigare con un cacciatore a cui era caduto di mano il fucile. Ma si può? Possibile che nel giro di duecento metri, in una domenica mattina, ci sia così tanta gente preoccupata per i cacciatori?».

«Due signore hanno visto quanto mi sono arrabbiata io - dice - Sono rimaste sconvolte. Ho segnalato quanto accaduto anche all’Ambito Territoriale di Caccia. Credo che debbano mettere più regole e pensare a quali giorni e orari consentire la caccia. Domenica è pieno di famiglie e di gente in bici. Devono rinunciare gli altri a passeggiare perché gira gente armata e nervosa?».

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