Vandali scatenati contro i bagni pubblici a Cantù, dal mercato alla piazza

Le scritte Denuncia dell’assessore al decoro Metrangolo dopo il terzo blitz, tra piazza Marconi e via Murazzo: «Episodi di giorno, nessun rispetto per i beni di tutti»

I vandali dei bagni pubblici: anonimi distruttori che si divertono a spaccare particolari luoghi destinati alla collettività. Una serie di incursioni che preoccupa. Al punto che dopo la terza della serie, avvenuta nel locale di via Murazzo - dedicato al mercato del sabato di piazza Marconi - è lo stesso assessore al decoro urbano Antonio Metrangolo, Cantù Sicura, a denunciare pubblicamente quanto accade.

Per sottoporre all’attenzione di tutti le difficoltà con cui ogni giorno gli amministratori comunali devono confrontarsi. Che significa poi dover ripagare, con i soldi di tutti, pure il conto. Per le necessarie opere di ripristino.

Il primo raid: al Cimitero maggiore

I raid, prima di piazza Marconi - i bagni si trovano al termine delle scale che da un angolo della piazza scendono in via Murazzo - hanno in precedenza coinvolto i bagni del cimitero maggiore in fondo a viale Madonna, con danni sia al lavandino che ai bagni stessi. Quindi, altra puntata, piazza Garibaldi: i bagni che, dopo la chiusura del 7’s Joe Cafè - a causa di un problema di carte, il locale si era poi trasferito a Cermenate - per diversi mesi sono rimasti chiusi. L’azione vandalica, in questo caso, è a base di bombolette: scritte con la vernice spray blu, anche con una “tag” - una firma – dell’autore.

Se in piazza Garibaldi l’espressività ha avuto come protagonista la parola, illegalmente vergata su porte, piastrelle e anche mattonelle di un edificio storico - laddove era ospitato il bar - tutelato dalla Sovrintendenza, ha assunto invece i connotati della pura violenza lo sfascio nei bagni sotto piazza Marconi.

«Qualcuno in consiglio comunale ha parlato di competenza e di incompetenza - dice Metrangolo in riferimento al dibattito scaturito dalle parole rivolte alla Giunta di V aleriano Maspero, capogruppo di Fratelli d’Italia, a Cantù fuoriuscita dalla maggioranza di centrodestra - In realtà non è una questione di incompetenza: abbiamo a che fare con personaggi, come dimostrano questi casi, che non hanno il minimo rispetto per quel che è di tutti. Nel caso di via Murazzo, i vandali hanno agito quando i bagni erano aperti, cioè in pieno giorno. Hanno spaccato quel che sono riusciti a spaccare, persino divelto alcune mattonelle e staccato i tubi del lavandino».

«Non è incuria, ma inciviltà»

E non si tratta, appunto, del primo episodio. Bensì del terzo. «In precedenza se la sono presa con i bagni del cimitero. Poi in piazza Garibaldi. Tutto questo per gli amministratori significa dover dedicare del tempo e, per la collettività, investire di nuovo del denaro pubblico per i danni che vengono provocati. Abbiamo avviato il ripristino. Non siamo di fronte all’incuria, ma all’inciviltà. Possibile che succedano cose del genere? C’è da dispiacersi, e non poco».

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