Raggio Garibaldi: «La serie C
che traguardo per me e per il Como»

Il capitano del Como rivive un 2019 esaltante: «Adesso avanti così»

Silvano Raggio Garibaldi in questo 2019 ha compiuto trent’anni, in marzo. E quattro giorni dopo si è regalato, e ha regalato ai tifosi del Como, il primo di due gol decisivi per altrettante vittorie. E per la vittoria del campionato.

Ma di regali se ne è conquistati tanti in questi dodici mesi, la promozione, la fascia di capitano, la fiducia di Banchini e della società e soprattutto l’affetto e la stima dei tifosi del Como. Per i quali nel giro di poco tempo è diventato uno dei simboli di questa squadra.

Il giorno della promozione è stato il più bello, sportivamente, di quest’anno?

È stata una gioia grandissima, anche perchè in quella partita non ce l’aspettavamo. A livello personale per me significava anche tornare in una categoria che per me era più abituale, una conquista importante.

Da ricordare, dunque, c’è un Como bello ma non vincente?

No, da ricordare per affrontare il girone di ritorno c’è un Como che sicuramente ha tutto per poter fare molto meglio. E per avere dei punti in più. È questo che dobbiamo tenere presente. Anche se in fondo, comunque, una certa continuità di risultati l’abbiamo avuta in questa prima parte. Però per quello che abbiamo fatto vedere sicuramente cinque o sei in più avremmo potuto averli, ma lo sappiamo.

E sei sicuro che ve li riprenderete?

Se restiamo questi sì, nel senso, se continuiamo a lavorare in questo modo, con questo impegno, con questo metodo e con questa unione di intenti. Perchè è un gruppo di grandi lavoratori, di ragazzi che hanno tutti voglia di vincere, che pensano al bene della squadra. E fare il capitano di questo gruppo non è difficile, anzi è un piacere.

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