Benzina, prezzi saliti alle stelle
In Ticino risparmio fino a 11 euro a pieno

Ieri a Chiasso 1,93 euro/litro, a Pizzamiglio 1,89 ma il costo è “agevolato” soltanto se si paga in contanti - In città si arriva anche a 2,17 con ritocchi quasi quotidiani

Prezzi sempre più alti per la benzina con ritocchi - verso l’alto - quasi quotidiani. Nel capoluogo si è raggiunta ieri quota 2,17 centesimi al litro al self service.

Il franco “forte”

E anche se in Svizzera il franco è forte (da venerdì il cambio è tornato al livello di parità tra le due valute), il risparmio alle pompe di carburante oltreconfine arriva anche a 11 euro a pieno.

Per beneficiarne, però, bisogna ricordarsi di pagare in contanti. In questo modo, infatti, viene utilizzato il prezzo che si vede all’esterno dei distributori che applicano un cambio diverso limitatamente al carburante. Modalità, questa, già in uso da parecchio tempo ormai. Fare rifornimento, invece, utilizzando la carta di credito va ad azzerare il risparmio poiché viene applicato il tasso bancario, che vede l’euro in netto svantaggio. Ieri nel capoluogo per un litro di benzina verde si pagavano tra i 2, 10 e i 2,17 euro al litro. Vale la pena ricordare che non è il singolo gestore a definire il prezzo di vendita, ma che questo è praticamente imposto dalla compagnia. Questo spiega anche il motivo per cui nelle zone limitrofe a pompe bianche o a supermercati che hanno il proprio distributore, il costo del carburante sia più competitivo anche negli impianti dei grossi marchi nazionali e internazionali.

Come aveva già spiegato in diverse occasioni Daniela Maroni , presidente provinciale Figisc Confcommercio e vice presidente nazionale, nel capoluogo la situazione è particolarmente pesante proprio per l’assenza di grande distribuzione e retisti. Una situazione che va a penalizzare non solo gli utenti, ma anche i gestori che vedono calare gli affari pur non potendo agire sul prezzo di vendita.

Ma, va detto, gli aumenti si registrano in misura significativa anche nella fascia di cintura (in primis la zona di Fino Mornasco), mentre nel Canturino il costo, ieri, era inferiore e compreso tra 1,96 e 2,09 euro.

Ma torniamo al confronto tra la città di Como e il Ticino. A Chiasso ieri veniva venduto un litro di benzina a 1,93 euro, mentre spostandosi a Pizzamiglio (quindi esattamente al confine con Maslianico) si scendeva a 1,89 euro al litro. Questo significa che, su un rifornimento di 40 litri, il risparmio è compreso tra i 6,8 euro (17 centesimi di differenza al litro tra Italia e Svizzera, prendendo il costo più basso in Italia e quello di Chiasso) e gli 11,2 euro (28 centesimi di differenza al litro, prendendo il prezzo più alto a Como e quello di Pizzamiglio). Questo, come detto, vale se si paga in euro e in contanti.

Il paradosso

Per l’ennesima volta la situazione del caro carburante suona come una beffa in primis per i residenti nel Comune di Como che si sono anche visti togliere la carta sconto benzina (va detto che il nuovo sistema con la App per lo smartphone e gli appena 2 centesimi di riduzione non avevano riscosso grande interesse) perché, in base agli ultimi monitoraggi tra Italia e Svizzera effettuati a fine gennaio la differenza di prezzo non raggiungeva i 5 centesimi. Un paradosso visto che, solo nel capoluogo, il differenziale arriva addirittura al quintuplo della soglia base che farebbe scattare lo sconto.

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