Cane a spasso senza bottiglietta al seguito? A Como scattano altre multe (e molte altre polemiche)

La norma La polizia intensifica i controlli e le contravvenzioni da 50 euro. Magatti: «Messaggio inaccettabile». Chi ha animali di grossa taglia protesta

Le multe a chi porta a spasso il cane senza bottiglietta al seguito fanno discutere. E la polizia locale prosegue con i controlli: altri 15, con due sanzioni. Il sindaco Alessandro Rapinese ha chiesto alla polizia locale di intensificare i controlli per vigilare sull’obbligo di portare sempre con sé una bottiglietta d’acqua per diluire la pipì dei loro amici a quattro zampe. Pena una sanzione pari a 50 euro. La scorsa settimana gli agenti hanno fatto le prime tre multe, a fronte di 17 controlli. Nel fine settimana sono stati multati altri due padroni dei 15 fermati.

Le polemiche

Questa stretta ha sollevato in città il dibattito. «L’attuale sindaco di Como, stampella per molte scelte di chi lo ha preceduto – così scrive sulla propria pagina Facebook l’ex assessore Bruno Magatti – impone alla polizia la tolleranza zero. Chi cammina per la città deve adattarsi ad aggirare vere proprie pozze di pipí di cane diluita. Non serve molto per capire che la regola imposta non è una soluzione. Ciò che è importante sottolineare è, però, l’inaccettabile messaggio che questa pratica nasconde. Questa norma accredita l’idea che l’inquinamento si possa ancora affrontare, come spesso nel secolo scorso, coi due verbi diluisci (nei corsi d’acqua) e disperdi (in atmosfera). Oggi tutti sappiamo che è invece necessario fare l’esatto contrario e che i due imperativi vincenti sono concentra e raccogli». Per Magatti la questione insomma è anche ambientale. Tanti cittadini si soffermano in effetti sul possibile spreco d’acqua che la regola voluta dall’amministrazione comunale impone.

L’ex sindaco di Casnate con Bernate Fabio Bulgheroni invece chiede più rigidità con le persone che urinano per strada, un commento molto frequente tra i comaschi impegnati a discutere della notizia. E poi c’è chi sottolinea la disparità tra i cani di piccola taglia e i cani molto grandi. «Avrei voluto adeguarmi al nuovo regolamento di polizia urbana – scrive invece Marina Fasola, professionista sanitaria comasca - che dice che devo portarmi una bottiglietta d’acqua per diluire la pipì del mio cane, Tesla. Solo che Tesla non è un chihuahua e per adempiere la funzione che viene richiesta non basta fingere con uno spruzzino, serve una tanica». In generale la maggioranza dei commenti è tesa al buon senso, a controlli non preventivi, non a tappeto, con multe che non partano non per poche gocce di pipì. Detto che la maggioranza dei commenti pretende comunque comportamenti più civili da parte dei padroni dei cani. Nessuno invece giustifica i padroni dei cani che non raccolgono i bisogni dei loro amici a quattro zampe con gli appositi sacchetti. «Molto peggio i tappeti di mozziconi anche nei vasi e nelle aiuole – si domanda un’altra cittadina comasca, Anna Butti - o lanciati direttamente dai finestrini: multe agli inquinatori?».

© RIPRODUZIONE RISERVATA