Il dopo alluvione a Blevio: ripristinato l’acquedotto

Emergenza Como Acqua ha completato il bypass destinato alle abitazioni . Trabucchi: «Ora un progetto per mettere in sicurezza Sopravilla e altre zone»

Una settimana dopo l’ennesima alluvione che, nell’ultimo biennio, ha colpito il territorio di Blevio, i tecnici di Como Acqua hanno raggiunto un risultato significativo con il ripristino delle infrastrutture idriche compromesse.

In particolare, spiega il sindaco Alberto Trabucchi, gli operai «hanno ripristinato la linea principale dell’acquedotto con un bypass provvisorio approntato appositamente per servire la abitazioni: lunedì la situazione tornerà alla normalità e, grazie ai lavori svolti, vi sarà anche una maggiore sicurezza».

Rapido intervento

I lavori, illustra sempre il primo cittadino, sono stati svolti in pochi giorni «così da garantire in tempi record un utile servizio agli utenti limitando contemporaneamente i disagi».

In particolare, precisa il sindaco, l’intervento ha permesso di ispezionare la volta ottocentesca, letteralmente scoperchiata dal torrente della valle di Sopravilla, che qui sottopassa l’abitato prima di gettarsi nella cascata che passa sulla provinciale Lariana nei pressi della vecchia farmacia.

Un ringraziamento, prosegue Trabucchi, va agli operatori di Como Acqua per l’importante traguardo raggiunto in pochi giorni di lavoro e un plauso anche ai volontari della Protezione civile “Colline Comasche”, che in questa ultima occasione, come già in passato, sono stati presenti in zona sia per portare aiuto alla popolazione e limitare i danni del disastro ambientale, sia per prevenire ulteriori conseguenze.

I prossimi passi

Conclusa la prima fase emergenziale, in attesa (ma ci vorranno anni) che l’intera situazione torni alla normalità, ci sarà comunque da pensare al ripristino della frazione più colpita (non la sola, ma certo la più martoriata, insieme alla vicina Capovico, tra i sette nuclei bleviani). Una zona letteralmente tagliata in due dalla valle che, al posto della scenografica cascata e del ponte di sasso, oggi presenta un cumulo di macerie ed enormi sassi incombenti pericolosamente sull’abitato sottostante.

«Per fare questo, non solo a Sopravilla, avremo però bisogno - conclude il sindaco - di una adeguata e veloce opera di progettazione in grado di ripristinare lo stato dei luoghi mettendo in completa sicurezza i torrenti, che scendono rapidamente dalla retrostante montagna creando spesso, proprio per il dislivello percorso in una manciata di chilometri, situazioni di potenziale, purtroppo spesso reale, pericolo, specie quando passano, a cielo aperto o sottoterra, nel centro abitato». E questo più volte, specie nel recente passato, ha dato luogo a situazioni di assoluta allerta e che, solo per fortunate coincidenze, mai ha riscosso il tragico tributo di vite umane.

La distruzione delle abitazioni, con il conseguente sfollamento di numerosi abitanti, è però comunque una situazione altrettanto grave «ed è anche a questo - chiude Trabucchi - che bisogna pensare». Anche perché la qualità della vita di un paese si misura anche con il grado di sicurezza assicurato ai suoi abitanti.

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