La Croce Rossa è ufficialmente «in stato di crisi». Adesso il futuro è a rischio

Comitato di Como La società di revisione boccia il bilancio e scrive ai creditori: non c’è la continuità aziendale. Debiti per circa sette milioni. Con simili conti una società privata dovrebbe portare i libri contabili in Tribunale

Il Comitato di Como della Croce Rossa è ufficialmente in stato di crisi. A certificarlo è la società di revisione incaricata di valutare il bilancio dell’associazione di via Italia Libera, che in una nota ufficiale inviata ai creditori ha messo nero su bianco «che l’associazione si trova in uno stato di crisi» e che, soprattutto, «manca del presupposto della continuità aziendale».

Se un simile documento riguardasse una società privata, la logica conseguenza sarebbe soltanto una: portare i libri contabili in Tribunale e sperare in un concordato preventivo, per evitare il fallimento. I comitati territoriali della Croce Rossa Italia, in quanto ente pubblico non economico, non sono però soggetti alle norme fallimentari. Ma, certo, l’assenza di continuità aziendale mette seriamente a rischio il futuro del Comitato comasco.

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