Rubati i tulipani dei bimbi: «È stato un gesto ignobile»

Brunate Spariti i fiori coltivati dagli alunni della scuola primaria Giussani. La lettera dei piccoli: «Siamo veramente tristi, curiamo l’orto con passione»

Qualcuno si è preso un bel mazzo di tulipani, ma non dal suo giardino o dal campo di pick-up di tulipani che c’è ad Arese (e che ha appena chiuso la sua stagione offrendo tulipani di diverse varietà ai visitatori), ma dall’aiuola curata e coltivata dai bambini delle elementari che – ovviamente - si sono accorti del brutto gesto e hanno fatto sapere dell’accaduto attraverso un avviso firmato da 21 bambini.

«Un pessimo esempio»

«Il gesto di tagliare i nostri fiori senza chiedere nulla ci ha molto rattristati perché questo è il nostro orto che curiamo con passione – hanno scritto i bimbi - Nessuno ha il diritto di portar via le cose altrui. Se voi adulti ci insegnate il rispetto, ma poi non lo mettete in pratica, come facciamo a crescere colorati e belli come quei fiori?”, tutt’intorno i 21 nomi scritti a mano con la grafia personale di ciascuno dei piccoli alunni della scuola elementare intitolata a Gabriele Giussani, il papà del faro voltiano.

Fino ad una settimana fa chi passava di lì notava la bellezza dei fiori ed il fatto che il piccolo spazio fosse riempito con i colori del rosso, del giallo e della luminosità di quanto generato dai bulbi. Proprio perché quei tulipani li avevano notati in molti, la mancanza di diversi fiori ha subito fatto esprimere sdegno e solidarietà ai bambini che hanno zappato il terreno, hanno piantato i bulbi e visto crescere nella loro aiuola i bei fiori colorati. A detta di molti l’aiuola era bellissima, erano talmente colorati e rigogliosi i tulipani che hanno fatto venir voglia a qualcuno di portarli via, probabilmente per tenerseli qualche giorno in un vaso prima di vederli sfiorire perché recisi.

Il disappunto

Tra gli adulti c’è molto disappunto anche perché il messaggio diseducativo che passa con questo gesto è davvero forte: «Certi adulti dovrebbero andare a ripetizione di senso civico, rispetto delle cose altrui ed educazione dai bambini delle scuole elementari», è il commento di un cittadino.

Il contesto in cui sono stati portati via i fiori è quello di una scuola sui generis, la Gabriele Giussani infatti è un ambiente in cui si dà molta attenzione al contatto con l’aria aperta e alle attività che creano un legame stretto con il territorio. I bambini della Giussani in questi anni stanno anche portando avanti il progetto che vede la salvaguardia dei semi della Cipolla di Brunate, a Brunate la scuola si fa anche così, conservando e salvaguardando i semi di quello che dal 2016 è un Pat (prodotto agroalimentare tradizionale) di Regione Lombardia.

E poi con il progetto “lo zaino nel bosco” gli alunni di Brunate, ma anche chi proviene da Como e decide di iscriversi alla primaria di Brunate, Istituto Comprensivo Como lago, godono di un modello didattico che vede il trekking al posto della noiosa ginnastica in palestra, scienze fatta a tu per tu con muschi, licheni, funghi e con la flora e la fauna senza vederli su un libro, ma andando, appunto, con lo zaino nel bosco. Nella scuola così pensata anche la geografia si studia consultando una bussola con la piantina in mano, muovendosi in paese. E in questo dolce contesto il furto dei tulipani diventa ancora più amaro.

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