Sindaco, a Como 8 candidati e 15 liste

Verso il voto Chiusi a mezzogiorno i termini per la presentazione dei documenti, ora al vaglio della commissione In corsa oltre ai primi cittadini ci sono anche circa 450 aspiranti consiglieri comunali per 32 posti a Palazzo Cernezzi

Otto candidati sindaco, 15 liste e un esercito di circa 450 aspiranti consiglieri comunali. È questa la fotografia scattata ieri a mezzogiorno in Comune, quando sono scaduti i termini per presentare la documentazione indispensabile per partecipare alla competizione elettorale. I documenti sono ora al vaglio della commissione circondariale che ha il compito di verificare il rispetto di tutte le norme e, quindi, di ritenere valida o meno una candidatura.

Alla fine della corsa, quasi certamente il 26 giugno prossimo (praticamente impossibile l’elezione al primo turno fissato per il 12 giugno) dopo il ballottaggio, a spuntarla saranno un sindaco e 32 consiglieri comunali, eletti in base alla coalizione vincente e alle preferenze personali di ciascuno.

Un mese di campagna elettorale

Tra un mese, quindi, i comaschi saranno chiamati a scegliere il successore di Mario Landriscina , eletto nel 2017 e non più in corsa per un secondo mandato. Il centrodestra ha infatti deciso di cambiare strada e di puntare su un nuovo volto, quello di Giordano Molteni , già sindaco di Lipomo, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.

Il centrosinistra si affida a Barbara Minghetti , consigliere comunale uscente di Svolta Civica, appoggiata da una coalizione di cinque liste: Minghetti la Svolta Civica, Pd, Europa Verde Como, Agenda Como 2030, Como Comune.

Alessandro Rapinese si ripresenta a capo della lista civica Rapinese sindaco, forte del consenso ottenuto cinque anni fa, che non fu però sufficiente per farlo arrivare al ballottaggio. Adria Bartolich , già sindacalista e parlamentare, corre con due liste civiche di centrosinistra: Il bene Comune e Civitas di Magatti. In gara c’è anche V incenzo Graziani , per vent’anni comandante della Polizia locale del Comune di Como, che rappresenta Verde è Popolare, la nuova formazione politica di Rotondi.

Per Italexit, il movimento di Paragone, scende in campo Francesco Matrale mentre il capogruppo del Movimento 5 Stelle Fabio Aleotti (corse come sindaco cinque anni fa proprio per i pentastellati) ha deciso di presentarsi alla guida della lista civica “Como in movimento-no inceneritore”. Nessuna lista “pura” del Movimento 5 Stelle, visto che il simbolo non è stato concesso da Roma. I pentastellati si sono infatti spaccati con il consigliere regionale Raffaele Erba che sostiene Aleotti, mentre la parte che fa riferimento al parlamentare Giovanni Currò si è espressa con una dichiarazione a sostegno di Minghetti.

Documenti sotto la lente

La sorpresa arrivata ieri mattina è quella della candidatura di Roberto Adduci per Comitato assemblee popolari. La lista faceva inizialmente parte della coalizione di Bartolich, che aveva però deciso di rompere dopo la protesta con blocco del traffico (su lungolago e viale Cavallotti) messa in atto dal gruppo durante l’arrivo in città di Giorgia Meloni , il 5 maggio scorso.

Ora manca solo il verdetto della commissione elettorale e poi sarà corsa vera con direzione Palazzo Cernezzi.

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