Trovato morto nel Lecchese: non ha avuto il tempo di chiedere aiuto. Per trent’anni è stato residente a Tavernerio

La tragedia Abitava a Carenno, era stato accolto dopo un periodo difficile durante il quale dormiva in auto. Il lavoro per il Comune, l’appartamento in affitto e la fine improvvisa

È stato stroncato da un improvviso malore che non gli ha nemmeno lasciato il tempo di chiedere aiuto Fiorenzo Rossini, 64 anni, a lungo ufficialmente residente a Tavernerio, e che da alcuni anni viveva a Carenno, in provincia di Lecco.

Nel Comune della Valle San Martino era arrivato nel 2018, probabilmente dopo avere girovagato in altri territori della zona, vivendo in automobile.

Dormiva in auto, nella zona camper, davanti al centro sportivo e la sua presenza, in un paese così piccolo, non era passata inosservata.

Dopo i primi tempi in cui c’era stata diffidenza, per aiutare quell’uomo si erano però mobilitati in tanti. Così, dopo qualche tempo, Fiorenzo Rossini aveva trovato un lavoro, in municipio, e anche un monolocale con un letto dove vivere.

L’allarme

Giovedì sera, purtroppo, la tragedia, proprio nel piccolo appartamento di via Pertus, dove risiedeva da alcuni anni.

«Quell’uomo - racconta Cristina Valsecchi, assessore di Calolziocorte - abitava nell’appartamento di proprietà di mia cugina. La mia famiglia lo aiutava da qualche tempo. Ieri sera, il figlio di mia cugina è sceso in cortile pensando di trovarlo. Invece, non lo ha visto ma ha notato che le luci dell’appartamento erano rimaste accese. Insospettito, è tornato a casa per prendere la chiave di riserva per poi scendere e controllare. Quando però si è avvicinato alla porta per aprire, guardando attraverso la tenda, si è però reso che davanti alla porta c’era un corpo. E così ha dato l’allarme».

In pochi minuti, in via Pertus sono arrivati i pompieri e i carabinieri. Aperta la porta, dopo avere sfondato il vetro, le forze dell’ordine si sono ritrovate davanti il cadavere di Fiorenzo, probabilmente stroncato da un malore nel corso del pomeriggio o poco prima dell’ora di cena.

A ricostruire la sua storia, ieri mattina, il sindaco Luca Pigazzini, che nella sua veste di primo cittadino aveva seguito le vicende di quel senza tetto nel recente passato. «All’inizio - ricorda il sindaco - non era stato facile avvicinarlo perché andava e veniva dal parcheggio ed era diffidente. Poi, poco alla volta, coinvolgendo anche il parroco don Angelo Riva, eravamo riusciti a farsi dare una mano e così lo avevamo aiutato. Anzitutto, gli avevamo dato la possibilità di vivere in un appartamento in affitto. Quindi, per un paio di anni, era stato anche possibile offrigli un lavoro, dal momento che era stato impiegato in Comune come operatore ecologico fino a qualche mese fa».

Oggi i funerali

Ieri mattina, con l’aiuto degli uffici, il primo cittadino è riuscito a contattare il fratello dell’uomo con cui sono state concordate le modalità dell’addio.

L’uomo è stato ufficialmente residente a Tavernerio, nella zona di Chiassino a Ponzate, dal 1991 al 2021.

I funerali si svolgeranno questa mattina alle 11 a Carenno. Successivamente, la salma sarà trasferita al cimitero di Tavernerio dove avverrà la tumulazione nella stessa zona del cimitero dove sono già stati seppelliti i genitori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA